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ESCLUSIVA Burgnich: “I casini sempre all’Inter. Icardi abbassi la cresta. Alla Juve per Dybala? Sarebbe…”

Marco Macca

FCInter1908.it ha intervistato in esclusiva la leggenda nerazzurra

Stasera c'è una partita importante come quella contro il Rapid Vienna, ma in casa Inter continua a tenere ovviamente banco il caso Icardi. Il club nerazzurro spera di recuperare il suo ex capitano, un patrimonio tecnico che sarebbe un delitto disperdere. Da parte sua, però, Mauro punta i piedi, ancora irritato per la perdita della fascia. Un caos che sta travolgendo tutti. FCInter1908.it ne ha parlato in esclusivacon Tarcisio Burgnich, autentico monumento del mondo Inter. Ecco le sue parole:

Buonasera sig. Burgnich. Allora, non si può non chiederle un commento sulla decisione dell'Inter di togliere la fascia da capitano a Mauro Icardi.

Queste cose succedono solo all'Inter, e credo che questo sia un male perché a questo punto vuol dire che la società conta poco. In ogni club si possono avere 10 Maradona, ma parte tutto dal club. Se c'è una società che sa comandare e che sa come fare, questi casini non succedono, e invece all'Inter accadono sempre. Serve chi comanda e che prenda le decisioni. Tutta questa confusione potrebbe non esserci se ci fosse una società in grado di bloccare tutto sul nascere. L'Inter ha una buona squadra pari, se non superiore, a quella della Juventus, ma questa alternanza di risultati per me è da imputare alla società.

Quindi fin qui non le sta piacendo la linea portata avanti da Marotta?

Lo conosco bene, ma quella dell'Inter è una situazione venutasi a creare nel corso degli anni. Con l'arrivo della proprietà cinese, secondo me fino a ora non si è capito fino in fondo chi comanda davvero. Ed è ciò che sta alla base di tutto: basta guardare la Juventus.

Si poteva evitare di arrivare a questo scontro così acceso?

Quando uno si comporta in questo modo e i giornali mettono continuamente in risalto le prestazioni del singolo, l'ego del calciatore cresce a dismisura e crede di poter da solo risolvere tutti i problemi della squadra. Finisce che ognuno giochi per proprio interesse e non per il bene del gruppo. A quel punto, però, ci vorrebbe una società che dicesse: 'Stai zitto e buono e dai quello che puoi dare'. Ci deve essere un punto di riferimento, uno che sappia prendere le giuste decisioni, non 5-6 persone che possano dare troppe opinioni diverse.

La vicenda di Icardi ci pone anche di fronte a una riflessione sulla figura del capitano. Lei che è stato una bandiera dell'Inter, anche se in un calcio diverso, può dirci secondo lei quale deve essere il profilo del capitano di una squadra come l'Inter?

I giocatori sono espressione di valori, di serietà da trasmettere ai giovani. I calciatori sono talmente seguiti che i più giovani li imitano in tutto e per tutto.

Cosa pensa della figura di Wanda?

La rispetto perché sa di calcio e lo ha dimostrato, ma ha sbagliato a entrare nelle questioni tecniche e tattiche della squadra. Forse da una persona più esterna sarebbe stato un comportamento più accettabile, ma da lei, che in un certo senso fa parte del gruppo, non lo è, perché ha creato delle difficoltà a tutta la squadra.

E' secondo lei ricucibile il rapporto fra Icardi e l'Inter?

Sono convinto che pian pianino Marotta possa rimettere le cose a posto e che possa costruire una squadra in grado di contendere alla Juve il campionato. Ma Icardi deve fare il suo lavoro, deve cercare di abbassare la cresta e di restare umile, dandosi da fare. Se si rifiuta di scendere in campo, dimostra poca intelligenza. Uno che si comporta in questo modo... In campo ne vanno 11, non uno solo. E con tutti i soldi che prendono, di certo non possono permettersi di comportarsi così. Lo spogliatoio è troppo importante. Nella mia Inter era così, perché eravamo tutti amici, al di là delle qualità dei singoli. Per fare il capitano dell'Inter bisogna essere umili e non trasmettere messaggi così sbagliati.

Lei lo farebbe lo scambio Icardi-Dybala?

Se l'Inter riuscisse a riportare Icardi sui binari giusti, si ritroverebbe comunque un giocatore che ha sempre fatto gol. Mandarlo di là, darebbe un vantaggio incredibile alla Juventus. E questo anche perché, con una società forte e presente come quella bianconera, Mauro potrebbe anche cominciare a comportarsi come non sta facendo ora. Sarebbe un clamoroso errore. Lui, però, ci metta del suo, con umiltà e serietà.