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GdS: “Il mani di D’Ambrosio non c’è. Abisso sbaglia clamorosamente: tolti due punti all’Inter”

Andrea Della Sala

La moviola de La Gazzetta dello Sport conferma che D'Ambrosio tocca il pallone con il petto

Al termine di una partita interminabile, l'Inter viene raggiunta dalla Fiorentina grazie a un rigore concesso da Abisso e confermato alla Var completamente inesistente. Il fallo di mano di D'Ambrosio non c'è, ma nonostante la Var l'arbitro non riesce a capirlo. Ecco la moviola de La Gazzetta dello Sport:

"Non si può non cominciare dalla coda di una partita che, di fatto, tracima ai supplementari, stabilendo il record di durata (102’) e passando alla storia di questo campionato come il più grande cortocircuito tra arbitro sul campo e arbitro alla Var. Un impazzimento di cui fa le spese l’Inter, privata di due punti nella corsa Champions per una scelta ostinatamente sbagliata del direttore di gara, Abisso di Palermo, che concede nelle ultimissime battute della partita un calcio di rigore alla Fiorentina: fischiato in tempo reale con molta precipitazione e confermato dopo una lunga review (l’ennesima, come vedremo, della gara). Succede al 96’ quando il cross di Chiesa, che si è impossessato del pallone con un intervento probabilmente irregolare, viene intercettato da D’Ambrosio: l’arbitro, da buona posizione, indica subito il dischetto, e in effetti la dinamica a velocità normale fa pensare che l’interista abbia deviato il pallone col braccio sinistro. Ma Michael Fabbri, arbitro ravennate designato al Var di questa partita, non appena rivede l’immagine ravvisa la possibilità che il collega abbia commesso un errore «chiaro ed evidente», visto che lo convince a far scattare la review. Abisso passa lunghi minuti al monitor, rivede più volte l’episodio, probabilmente si fa ingannare dal movimento del braccio di D’Ambrosio, che in effetti va a cercare il pallone, ma trascura colpevolmente che il primo impatto dell’interista col pallone sia con il petto. Fatto sta che non avendo certezze mantiene la sua decisione, sbagliando clamorosamente. Una scelta che probabilmente è anche figlia di quelle prese fino a quel momento.

"Dopo 17” la Fiorentina è già in vantaggio: lancio di Ceccherini per Chiesa che scatta sul filo del fuorigioco e mette in mezzo per Simeone. Abisso aspetta qualche secondo prima di riprendere il gioco, il tempo che Fabbri, sfruttando le immagini in 3D, valuti la posizione di Chiesa: regolare (su questo non possono esserci dubbi), ma di pochissimo. Al 6’ pareggia l’Inter: Veretout libera male, Nainggolan la mette dentro per Vecino. In questo caso Abisso in mezzo al campo aspetta tre interminabili minuti, tanto ci vuole per verificare che l’uruguaiano sia in posizione regolare, tenuto in gioco da Vitor Hugo. Nella ripresa, al 5’ Abisso ferma il gioco a centrocampo per andare al monitor e verificare cosa sia accaduto poco prima in area viola: la review evidenzia un tocco col braccio di Edimilson Fernandes. Giusto concedere il rigore. Al 15’ Biraghi trova il gol con una gran botta da fuori, ma precedentemente Muriel ha atterrato D’Ambrosio: intervento non visto da Abisso (che pure era in buona posizione) ma segnalato dall’ottimo Fabbri. Che in questo caso convince il direttore di gara", analizza La Gazzetta.