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Icardi, dov’eravamo rimasti? Ora la Champions è meno lontana. E l’intesa con Nainggolan…

Fabio Alampi

L'attaccante argentino è tornato e ha subito segnato: lui e il belga armi in più per il finale di stagione

Mauro Icardi non poteva immaginare rientro migliore: l'attaccante argentino, di nuovo in campo dopo 53 giorni, ha ripreso da dove aveva lasciato, segnando e trascinando i compagni verso la vittoria. Un gol, un assist, un palo: Icardi ha confermato una volta di più la sua grande solidità mentale, e il suo reintegro in squadra può dare all'Inter una marcia in più nella corsa a un piazzamento Champions. Così scrive La Gazzetta dello Sport: "Mauro Icardi è ripartito come se niente fosse accaduto. [...] Dove eravamo rimasti? Icardi si è ripreso il suo posto con naturalezza esagerata. Ha stentato all'inizio, logici problemi di nuovo ambientamento, poi ha scatenato il temporale. Un palo, il rigore procurato e trasformato con annesso rosso al difensore avversario, l'assist pro Perisic. Icardi è tornato e un'Inter gagliarda, nel senso di Gagliardini doppiettista e scudo spaziale della mediana, ha spazzato via un Genoa tenero e con gli uomini giusti nei posti sbagliati. Non sempre tutto è bene quel che finisce bene, non sarà facile sopire e dimenticare quanto è accaduto, e chissà che altro non succeda, ma l'Inter e Icardi si sono ritrovati e per Luciano Spalletti la corsa alla Champions diventa meno spinosa. [...] Un palo, un rosso procurato, una rete, l'assist alla Iniesta per lo 0-3 di Perisic nella ripresa: non male come bilancio di rientro".

L'INTESA CON NAINGGOLAN - Da sottolineare anche l'intesa con Radja Nainggolan: il centrocampista belga ha più volte cercato di imbeccare l'attaccante argentino, ed è stato anche il primo ad andare ad abbracciare Icardi dopo il rigore del 2-0. Un'ulteriore arma per questo finale di stagione: "Con Mauro e con Nainggolan, c'è poco da dire, la squadra di Spalletti fa molta più paura. I due si intendono e Radja è l'uomo che serve di più Mauro e che alla fine dice: «In campo dobbiamo tutti darci una mano, le cose accadute fuori sono fatti di spogliatoio, cose nostre. Ma in campo lottiamo tutti per lo stesso obiettivo. Mauro ha numeri importanti, non devo ricordarli certo io». Radja è anche il primo che va a festeggiare Icardi, dopo il rigore del 2-0 che pesa come un macigno".