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Icardi, l’Inter spera che nessuno offra 110 milioni. Ma il caso Vardy conforta Suning

Riccardo Fusato

Icardi, nella persona di Wanda Nara, non ha voluto neanche prendere in considerazione l'ipotesi Cina

Icardi, nella persona di Wanda Nara non ha voluto neanche prendere in considerazione l'ipotesi Cina. E pazienza se il Tianjin Quanjian di Fabio Cannavaro - alla disperata ricerca di un centravanti (nel mirino restano Kalinic e Belotti) - era pronto a fare ponti d’oro per il capitano dell’Inter. L'abboccamento orchestrato da parte di un mediatore è stato stoppato sul nascere (ANCHE COME RIPORTATO IERI DA FCINTER1908.it) e nessuna proposta è arrivata in società. Anche perché, semmai Icardi avesse voluto approfondire l’argomento, l’altolà sarebbe arrivato da un altro cinese, ovvero Jindong Zhang: la clausola rescissoria valida solo per l’estero da 110 milioni inserita al rinnovo del contratto, è in vigore dal 30 giugno al 15 luglio.

L’Inter spera di non trovarsi mai di fronte a un club disposto a onorarla: in quel caso l’ultima parola spetterebbe proprio a Icardi e, quanto accaduto tra Vardy e Arsenal, insegna come sia fondamentale contrapporre un progetto tecnico convincente a qualsiasi offerta stratosferica. E Suning, in tal senso, è garanzia di affidabilità.

(Tuttosport)