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Inter, dal patto di stabilità alla fiducia dei mercati: i primi 100 giorni dell’era Conte

Matteo Pifferi

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport traccia un primo bilancio dell'era Conte

L'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport traccia un primo bilancio dell'era Conte: oggi è il 100° giorno dall'annuncio ufficiale arrivato il 31 maggio scorso ed i risultati sono già buoni. "La fiducia e il gradimento degli elettori (tifosi) rimane alto, la squadra di Governo è finalmente completa, le leggi più contestate dei predecessori sono già state abrogate, i primi conti economici tornano (6 punti su 6) e sono state messe le basi per affrontare i dossier più importanti sul tavolo", sottolinea la Rosea che, nel corso dell'articolo, avanza una similitudine con la politica:

"Il primo obiettivo era stato già raggiunto in campagna elettorale e con l’insediamento: l’arrivo di Antonio Conte ha restituito entusiasmo a un ambiente un po’ depresso e ha fatto ritornare la fiducia dei mercati. Lo spread (indicatore di distanza «percepita» dalla Juventus) è calato immediatamente, gli investitori cinesi hanno garantito un budget, sono arrivati subito molti sì da personalità (Lukaku, Barella) interessate a entrare nel team governativo. I lavori sono cominciati immediatamente: contatti telefonici continui anche nella fase «balneare», poi riunioni in «doppia seduta» e lavoro costante con uno staff animato dallo stesso «sacro fuoco». La linea guida economica del 3-5-2 guidava i primi decreti legge, ma l’iniziale vera emergenza era restituire governabilità al Paese interista: il premier Conte sposava subito la linea del rigore e in breve alcune delle personalità più importanti della vecchia gestione e del partito venivano rimosse, con incarichi temporanei nell’ambasciata di Parigi, nel consolato di Monaco, in Regione Sardegna. Nei primi 100 giorni il Governo del cambiamento ha creato un gruppo compatto e per lo più impermeabile a spifferi esterni, senza correnti né divisioni: patto di stabilità. Un’altra delle prime azioni è stata trovare risorse interne, eliminando sacche di inefficienza: ecco quindi il recupero di elementi finiti nel dimenticatoio (Ranocchia, Candreva). Nei primi atti ufficiali di San Siro e Cagliari, si mostrava prima capacità di osare e far sognare (4-0 al Lecce), poi la capacità di reagire alle avversità con una solidità di testa inedita(2-1 in trasferta)".

COSA DA FARE - I primi 100 giorni hanno destato grandi impressioni anche se ci sarà tempo per altri test indicativi come Milan e l'inizio della ChampionsLeague: "Manca, in primis, il confronto con l’Europa, dove l’Inter aspira a tornare fra le potenze stabilmente nel G8. In questo senso, grande è il lavoro che attende il «Ministro degli Esteri» Lukaku, a cui Conte chiede un’opera di avvicinamento alle big europee, non solo a livello di immagine, ma anche risultati. Poi bisognerà trovare nuove risorse e vie più fantasiose per arrivare gli obiettivi (fondamentale inserire Sanchez) e migliorare il presidio del territorio. Le prime uscite del Ministro degli Interni Sensi sono state positive, ora serve più coesione in mezzo e un lavoro sulle periferie (fasce) con Asamoah e Lazaro. Di questi tempi poi l’agenda mediatica impone attenzione alla difesa dei confini (dell’area di rigore): la costruzione muro Godin-De Vrij-Skriniar è più avanzata di quello Usa-Messico di Trump. Infine, alla lunga, bisognerà avvicinare la «locomotiva» juventina, aspettando un calo del suo PIL. Il punto fra altri 100 giorni", chiosa la Rosea.