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Inter, accordo con il Monaco per Keita: si lavora sulla formula, Candreva chiede tempo

Fabio Alampi

L'attaccante senegalese si avvicina ai nerazzurri

Proseguono i contatti tra Inter e Monaco per il trasferimento a Milano di Keita Balde: l'attaccante senegalese è l'obiettivo numero uno della dirigenza nerazzurra per rinforzare il reparto offensivo a disposizione di Luciano Spalletti, e il club monegasco ha aperto alla cessione del giocatore. Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, restano da definire i dettagli dell'operazione, che si può chiudere in due modi: scambio di prestiti con diritto di riscatto (affare che includerebbe il passaggio di Candreva nel Principato) o prestito oneroso con diritto di riscatto.

SCAMBIO CON CANDREVA - "Le strade fondamentalmente sono due, entrambe praticabili: la prima coinvolge Candreva, per uno scambio di prestiti con diritto di riscatto, con conguaglio di denaro da parte degli interisti. Il giocatore dopo un iniziale rifiuto all'idea di lasciare l'Inter, dove vorrebbe rilanciarsi, ha chiesto tempo. Molte cose legano lui e la compagna incinta a Milano, e Antonio vorrebbe giocarsi le sue carte e la Champions a San Siro, dove è convinto di poter far ricredere alcuni tifosi non proprio teneri. Però il Monaco non è una soluzione alternativa così poco appetibile, per cui le porte non sono ancora definitivamente chiuse".

PRESTITO CON DIRITTO DI RISCATTO - "Se anche Candreva scegliesse di rimanere, senza preoccuparsi dell'affollamento che si creerebbe nella zona degli esterni/trequartisti (Keita, Perisic, Politano, Karamoh, Nainggolan, Martinez e Borja oltre a lui) Ausilio e Gardini hanno pronta una strada «solo cash» per arrivare a Keita: come sempre in questo mercato si tratterebbe della formula prestito più diritto di riscatto: la quota fatidica da raggiungere è quella di 30 milioni, con bilanciamento da definire fra una prima «rata» immediata e una da far scattare la prossima stagione per il trasferimento definitivo, in modo da non complicare eccessivamente i conti del Financial Fair Play".