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Conte: “I cambi? Ci stavano. Vidal bene. Mercato? Dimenticatelo perché mi hanno detto…”

Le parole dell'allenatore nerazzurro ai microfoni di DAZN

Daniele Vitiello

Pareggia l'Inter e perde ulteriore terreno dalla vetta. La delusione è chiara sul volto di Antonio Conte, presentatosi ai microfoni di DAZN al triplice fischio della gara. Queste le sue parole: "Penso che sia stata una buona partita quella di oggi. Anche nel primo tempo abbiamo giocato bene contro la Roma che ha gli stessi obiettivi nostri ed è la terza forza del campionato. Venire qui e fare questo tipo di partita significa che siamo una squadra con una buona organizzazione e una buona fisionomia".

Le sostituzioni vi hanno tolto campo?

"Vidal si è infortunato ed ha chiesto la sostituzione, Lautaro ha dato tantissimo in quei 75' anche in fase di non possesso e Hakimi pure. Stiamo parlando di giocatori che hanno sempre giocato ed erano alla terza partita in sette giorni. L'Inter deve avere una rosa importante se vuole ambire ad obiettivi importanti. Non vedo perché non si possa pescare dalla panchina".

Vi siete abbassati per merito per la Roma negli ultimi minuti?

"Alla fine subentra anche l'ansia di un risultato importante che ti porta mentalmente a dire 'mi abbasso'. Noi dalla panchina volevamo una pressione alta perché abbassarti non penso sia una buona cosa. Resta il fatto che anche a livello psicologico chi sta perdendo si butta davanti e chi sta vincendo cerca di mantenere il risultato. Dobbiamo sicuramente lavorare anche sotto questo aspetto. La squadra ha una sua struttura e fisionomia. Mi ha colpito Fonseca quando ha detto che l'Inter ha una fisionomia riconoscibile ma per la quale è difficile trovare contromosse. Vuol dire che c'è un lavoro importante, qualcosa di organizzato che spesso e volentieri non viene riconosciuto".

Perché non aggredite di più il campo già ad inizio partita?

"Spesso e volentieri prendiamo gol perché andiamo a pressare in avanti, lasciando spazi in contropiede. Abbiamo subito tanti gol in ripartenze perché tante volte vogliamo pressare alto e con la linea alta ti possono attaccare alle spalle e con una pressione sbagliata possono andare diritti in porta. Bisogna anche avere forze ed energie per fare un certo calcio: eravamo alla terza partita in sette giorni e giocano sempre gli stessi. Inevitabile manchino energie negli ultimi 15 minuti e questo ti porta ad abbassarti. Arturo ha avuto un problema, ma anche Brozo e Barella facevano fatica. Alla fine paghi dazio quando porti alta intensità".

Come giudichi la prestazione di Vidal?

"Penso l'abbiate visto quando si è accasciato dietro la porta e ha chiesto la sostituzione. Ha fatto una buonissima prestazione. E' partito un po' a rilento, poi è salito a livello di intensità, così come hanno fatto gli altri".

Vorrebbe un attaccante e un esterno sinistro in più in rosa?

"Quest'anno il verbo volere non esiste. Che sia chiara questa cosa qui. Mi è stato detto già ad agosto quale sarebbe stata la linea del club. Hakimi lo abbiamo preso ad aprile, poi nessun altro. Ogni tanto vedo che voglio questo giocatore o quell'altro, ma non voglio nessuno. In questa rosa ci sono pregi e difetti, siamo questi e andremo a combattere con questi. Il discorso mercato non ci riguarda. A me è stato detto questo e vi riporto questo. Né ho chiesto nessuno, come leggo invece in alcuni titoli. Il verbo non è 'volere' ma 'lavorare', io so fare solo questo".

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