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Inter, Dzeko è sempre più insistente. Petrachi prende tempo per un motivo. E fa il tifo per…

Marco Astori

Il bosniaco resta un obiettivo concreto

Continua il forte pressing dell'Inter nei confronti di Edin Dzeko. Dopo l'arrivo di Lukaku, infatti, il club nerazzurro vuole realizzare il secondo desiderio offensivo di Antonio Conte. Repubblica fa il punto della situazione, spiegando perché il ds della Roma Petrachi stia temporeggiando sempre più: "Da un lato, Martina ha ribadito il desiderio sempre più insistente da parte di Dzeko di lasciare la Roma, forte di un accordo con il club nerazzurro che risale addirittura al marzo scorso. Dall'altro, ha confermato a Petrachi che l'Inter, dopo l'acquisto di Lukaku, fa sul serio anche per Dzeko e non intende certo mollare la presa. Petrachi, dal canto suo, non ha alcuna intenzione di lasciar partire l'attaccante per meno di 20 milioni, la richiesta del club giallorosso in questo senso non è mai cambiata, anche se il giocatore spinge sempre di più perché la sua cessione si concretizzi il prima possibile.

Ieri sera Dzeko ha giocato gli ultimi venti minuti dell'amichevole pareggiata contro l'Athletic Bilbao, ricevendo al suo ingresso in campo l'ennesima ovazione del pubblico romanista presente allo stadio Curi di Perugia, che ha apprezzato la sua professionalità mostrata finora pregandolo di restare a Roma. Il motivo per cui Petrachi sta prendendo tempo con l'Inter è molto semplice: in questo momento non ha ancora in mano nessuna alternativa valida al bosniaco. Ecco perché la speranza del direttore sportivo giallorosso è che si sblocchi la trattativa tra l'Inter e la Juventus per la cessione di Mauro Icardi. In sostanza, l'eventuale approdo dell'argentino alla corte torinese di Maurizio Sarri (in cambio di Dybala oppure con una cessione secca) costringerebbe Gonzalo Higuain a uscire allo scoperto e a rivalutare l'offerta della Roma. Non è più un mistero ormai che il Pipita rimanga il sostituto ideale per Dzeko, sia nelle idee di Fonseca che in quelle di Petrachi, ma finora non ha mai lanciato neanche il minimo segnale di apertura verso la Roma".