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ANALISI

Inter, Inzaghi non mentiva: questa squadra ha già la certezza più grande

Daniele Vitiello

L’analisi di Fcinter1908.it dopo il 4-0 rifilato dall’Inter al Genoa al debutto di Simone Inzaghi in gara ufficiale sulla panchina nerazzurra

Perché alla fine la risposta definitiva la dà il campo. E' così da sempre nel calcio, materia liquida per eccellenza. Tutto scorre, il fiume di chiacchiere estive inesorabile percorre traiettorie che indirizzano in un modo o nell'altro l'umore dei tifosi. Ma ad un certo punto bisogna lasciare spazio ai fatti. E all'inizio di una stagione che si preannuncia lunga e difficile, il rettangolo verde restituisce all'ambiente nerazzurro l'istantanea di una squadra sul pezzo, che sa cosa vuole e come lottare fino all'ultimo per ottenerlo. Non mentiva Simone Inzaghi: c'è voglia di divertirsi e stupire. Soprattutto dopo gli scossoni di una sessione di mercato che inevitabilmente qualcosa ha tolto all'Inter a livello tecnico, ma non di certo nel carattere e nella grinta.

Se hai scalato l'Everest almeno una volta nella vita, nessuno meglio di te sa come potresti ripetere l'impresa. Lo scudetto dell'anno scorso ha lasciato un marchio indelebile nello spogliatoio nerazzurro, consapevole che il ciclo, nonostante tutto, non è ancora finito. I tre punti e la qualità mostrata con il Genoa rappresentano soltanto un piccolo passo, ci mancherebbe, ma l'Inter c'è e lo ha sottolineato da subito. In Serie A nessuno regala nulla, quindi tanto meglio iniziare nel migliore dei modi. Ci sarà da faticare, sudare, lottare su ogni pallone. Nulla di nuovo, nulla a cui non siano disposti i nerazzurri.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nemmeno la partenza di un totem come lo è stato Lukaku ha scalfito la personalità del gruppo. Anzi, se possibile, lo ha compattato ancora di più. La sfida è dimostrare all'Italia intera che Antonio Conte, Hakimi e il belga non hanno di certo vinto da soli. 'Il talento ti fa vincere una partita, la squadra il campionato', l'aforisma di Michael Jordan sottolineato da Beppe Marotta, che in ogni caso lavorerà con Ausilio per puntellare ulteriormente la rosa da qui al termine della sessione estiva. Basterà un altro rinforzo in attacco per vincere? I verdetti lì darà il campo a maggio, ma l'Inter di Inzaghi ha già una certezza: venderà cara la pelle fino alla fine.