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Palle inattive, libertà e nuove vie: Inter-Inzaghi, così è nata la cooperativa del gol

Matteo Pifferi

18 gol segnati nelle prime 5 giornate di campionato evidenziano in maniera chiara e limpida la capacità offensiva dell'Inter di Inzaghi

18 gol segnati nelle prime 5 giornate di campionato evidenziano in maniera chiara e limpida la capacità offensiva dell'Inter di Inzaghi. Una media-gol che, in Europa, solo il Bayern di Nagelsmann riesce a mantenere. E che arriva ora senza Lukaku, l'uomo-simbolo dell'attacco nerazzurro negli ultimi due anni. Merito di Inzaghi e delle sue idee, oltre che di una rosa profonda e di qualità. "L’Inter segna in ogni modo e in qualsiasi situazione. Aspetto numero uno: la tipologia di partita. L’Inter ha vinto quattro gare su cinque in campionato. E l’ha fatto in maniera diversa. Ci è riuscita dilagando, rendendo semplice la sfida e innocuo l’avversario ben presto: Genoa e Bologna. Ma Lautaro e compagni hanno vinto pure rimontando", spiega La Gazzetta dello Sport. Contro Verona e Fiorentina, i nerazzurri sono andati in svantaggio prima di vincere e dilagare nella ripresa, altro fattore determinante ed evidente in questo avvio di campionato.

Cooperativa

"«Siamo una bella cooperativa», ha scherzato Inzaghi a Firenze. Fa sorridere l’espressione, ma è storia concreta. Il tecnico ha già messo in campo tutti i giocatori della rosa, fatta eccezione per il secondo e il terzo portiere: alla quinta giornata è un indizio", analizza il quotidiano. Inzaghi ha eseguito 25 sostituzioni su 25, 30 su 30 considerando anche la Champions. Con ben 11 giocatori andati in gol - con Conte, un anno fa, erano solo 5 a questo punto -, a testimonianza del gruppo forte, coeso e con diverse opzioni sulle quali puntare. "Se un indirizzo ce l’aveva, Inzaghi, per gestire il post Lukaku, era quello di dover coinvolgere nelle giocate offensive più uomini possibili, proprio per compensare la mancanza di peso specifico del belga. L’ha fatto in due mosse. La prima: alzando il baricentro della squadra, accompagnando le giocate offensive, non avendo più a disposizione né Lukaku né il velocista Hakimi, che era un maestro nel ribaltare l’azione altrui. Seconda mossa: maggiore liberta d’azione lasciata al singolo. Che non si traduce in improvvisazione, ma vuol dire fidarsi delle capacità individuali e del livello di autostima raggiunto di alcuni giocatori", conferma La Gazzetta, con Brozovic come esempio lampante.

Gol da fermo

Non è un aspetto secondario anche il dato proveniente dai calci piazzati: l'Inter ha segnato già 3 gol di testa su calcio d'angolo - battuti da Calhanoglu e Dimarco - e 6 gol totali. Un dato che valorizza il lavoro di Inzaghi, che in allenamento dedica molto tempo ai calci piazzati e che ha trasformato una lacuna evidente negli ultimi anni in un punto di forza aggiuntivo. Un'opzione per risolvere partite complicate.