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Inter, Marotta deve avere pazienza perché per giugno c’è un piano. Zhang pensa…

Gianni Pampinella

L'ex dirigente bianconero sempre più vicino a diventare nuovo amministratore delegato dell'Inter

Presto Beppe Marotta sarà il nuovo amministratore delegato dell'Inter. Il dirigente è volato in Cina dove incontrerà Zhang Jindong e Steven per definire gli ultimi dettagli prima di iniziare la sua avventura in nerazzurro. Sulle colonne del Corriere dello Sport si analizza l'esperienza del dirigente in bianconero, era il 18 maggio 20190 quando Marotta arrivò alla Juventus. "I bianconeri erano reduci da un campionato concluso al settimo posto, una situazione ben diversa da quella che troverà all’Inter, in corsa per la qualificazione agli ottavi di Champions e terza in campionato alle spalle di Juve e Napoli. Otto anni e mezzo fa, a Torino, doveva rifondare, mentre a Milano sarà chiamato “solo” a rifinire l’opera, a dare alla macchina nerazzurra il necessario per farla andare ancora più veloce. Per capire se Marotta avrà all’Inter gli stessi successi che ha ottenuto alla Juventus basterà aspettare del tempo, ma di certo qualche punto di contatto tra le due avventure c’è".

RICOMPATTARE - "A Torino Marotta si presentò con parole chiare: «La Juve è in una situazione non consona al suo blasone. Urge una rifondazione? Rifondare è una parola forte, la Juve semmai è da ricompattare». Portò con sé il fidato Paratici, con il quale allora formava un sodalizio indissolubile. La prima stagione fu un flop (male Delneri in panchina e settimo posto finale), ma dal 2011-12 ha sempre vinto. All’Inter non dovrà né rifondare né ricompattare un ambiente che però a livello di gestione è più complicato rispetto a quello bianconero. Marotta lo ha capito in questi anni da avversario e adesso toccherà con mano... dall'interno".

INVESTIMENTI E TECNICO - "Agnelli nel 2010 varò un aumento di capitale da 120 milioni per riportare in alto la Juve a suon di acquisti. Zhang a gennaio non potrà dargli carta bianca per gli investimenti perché c’è ancora in vigore il settlement agreement con l’Uefa, ma a giugno permetterà a lui e ad Ausilio di rinforzare la squadra con innesti di qualità. Marotta ha gestito gli umori di Conte, un tecnico super dal carattere forte. All’Inter dovrà misurarsi con un altro allenatore bravo e dalla forte personalità come Spalletti. Tante similitudini... I risultati saranno gli stessi?".

(Corriere dello Sport)