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Inter, Marotta: “Conte? Voci normali, ma fiducia a Spalletti. Icardi, il mercato e lo stadio…”

Daniele Vitiello

Le parole dell'amministratore delegato nerazzurro

All'indomani della vittoria dell'Inter in casa del Frosinone, Beppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro ha parlato ai microfoni di Radio anch'io sport sulle frequenze di Rai Radio Uno. Ecco le sue parole: "Un po' di difficoltà d'inserimento c'è stata, il passaggio dalla Juventus all'Inter comporta delle differenze oggettive per conoscere la vita del club. Faccio da 42 anni questo lavoro e ho fatto in media 5 anni in una società, per cui per me è abbastanza normale. Il gap con la Juventus? L'esperienza è un elemento importante in questo mondo pieno di insidie. Il gap è sicuramente notevole, legato soprattutto ad un aspetto economico per il fatturato, ci sono molte diversità fra loro e gli altri. La Juventus è un modello vincente ma non solo per i risultati sul campo e modello economico, ma è proprio di riferimento. L'Inter ha cambiato di recente tre proprietà e certe dinamiche non sono controllate fino in fondo, per cui è più facile che qualcuno esterni delle cose che alla Juventus non vengono esternate".

ICARDI - "Percentuale che rimanga? E' difficile da fare nel calcio. Sta acquisendo una grande esperienza professionale, è un patrimonio importante per questa società. Ha un contratto ancora di due anni, al di là di quelli che possono essere i rinnovi di rito, è tra i migliori in circolazioni. Tutte le riflessioni verranno fatte al momento opportuno: la volontà della società è importante, ma anche quella del calciatore. Il rigore di ieri a Frosinone? Quello che noi abbiamo gestito nell'imminenza del mio arrivo è una somma di situazioni comunque ordinarie nel mondo del calcio. Negli spogliatoi non bisogna essere per forza degli amici, ma soprattutto dei professionisti seri nell'ottica di raggiungere un obiettivo. Il gesto di ieri è sicuramente molto bello e dimostra quanto lo spogliatoio sia unito alla ricerca dell'obiettivo della società".

OBIETTIVI - "Si dice nelle ultime settimane che lo scudetto sia rappresentato dalla lotta Champions, questo perché la Juventus continua a crescere e le altre non riescono a starle dietro. La potenza dei bianconeri è indiscutibile da ogni punto di vista e questo le garantisce il predominio nazionale ancora per qualche anno".

SPALLETTI - "E' un allenatore che ha ancora un contratto di due anni e in più la squadra viaggia in linea con gli obiettivi. La Champions è alla portata, per cui spero possa raggiungere in pieno l'obiettivo proprietario. Spalletti non è certo un neofita di questa professione, è giusto dargli fiducia perché ha dimostrato di poter raggiungere risultati importanti".

PROSSIMI CINQUE ANNI -"Sicuramente sarà molto più difficile vincere la Champions rispetto allo scudetto, anche se quello europeo è un torneo e ci sono circostanze che possono aiutarti come il sorteggio o la condizione della squadra in un determinato momento, mentre nel torneo nazionale la più forte viene fuori. Si può comunque lottare con il coltello tra i denti per dar fastidio".

STADIO - "Attraverso lo stadio le società riescono a patrimonializzare. Deve garantire anche a livello sociale un valore importante ai propri tifosi e tutto questo porta ricavi, ma deve essere vissuto non come una cattedrale nel deserto ma come entità che permette di essere vissuta. Rappresenta un elemento importante".

PAVOLETTI O QUAGLIARELLA - "Quagliarella ho avuto il piacere di gestirlo sia alla Sampdoria che alla Juventus, anche se in bianconero si ruppe il legamento. E' un esempio di longevità calcistica, sottolineo il suo grande valore, come anche quello di Pavoletti. Evidentemente le dinamiche che caratterizzano il mercato di una società come l'Inter sono un po' diverse, nonostante si tratti di due grandissimi professionisti".

CONTE - "Le voci sono una conseguenza del fatto che sia libero e rappresenti un profilo di allenatore vincente. Ho avuto modo di lavorare con lui e rappresenta la professionalità e s'inserisce in maniera molto forte: ha vinto con Juventus e Chelsea ed ha fatto molto bene in nazionale. E' normale che venga accostata ad una o ad un'altra società, ma sottolineo il lavoro di Spalletti che è a pieno merito l'allenatore dell'Inter"

DYBALA - "Ho sottolineato il valore di Icardi, devo anche dire che Dybala, nonostante l'ultimo periodo, rappresenti un calciatore molto forte. Ho avuto modo di conoscerlo e ci tengo a sottolineare che al di là delle sue qualità tecniche, la differenza la fa l'uomo e lui è un professionista serio, così come lo è anche Icardi che è giovane e deve fare esperienza e crescere".

MERCATO - "La volontà della famiglia Zhang è di migliorare le proprie performance di anno in anno. Affronteremo il mercato cercando di puntellare la rosa, ci sono aspetti che vanno migliorati, soprattutto dal punto di vista dell'esperienza e della cultura vincente. Stiamo definendo con Godin che incarna questi valori e dobbiamo cercare calciatori come lui che possano condizionare lo spogliatoio da questo punto di vista. La famiglia Zhang vuole fare bene, nonostante i paletti del FPF non ci lascino carta bianca per lavorare".

LEGA - "Proprio oggi abbiamo un Consiglio nel pomeriggio. Con il calendario che c'è ora, noi saremmo la nazione che inizierebbe più tardi rispetto alle altre. Ci sarebbero delle difficoltà a fine campionato perché lo stadio Olimpico dovrà essere consegnato alla Uefa per l'Europeo, quindi oggi parleremo di questa cosa".

ARBITRI - "Sono assolutamente fautore e favorevole alla tecnologia che sta contribuendo ad eliminare gli errori. La VAR non è uno strumento perfetto, il problema più grande è quello legato ai rigori per fallo di mano e questo perché l'IFAB non si rende ancora conto che esista la tecnologia. Il regolamento torna ancora nella soggettività ed io auspico che ci siano regole più semplici".

JUVENTUS - "Lo ha anche dichiarato lo stesso Allegri. Il loro pensiero fisso è la Champions e anche se contro la Spal avesse giocato la migliore formazione avrebbero magari tolto la gamba pensando all'impegno con l'Ajax. La Juventus è l'unica squadra che partecipa al campionato delle seconde squadre ed aver preso dei ragazzi da lì è un apripista importante. La partita con l'Ajax? Nel turno precedente loro persero in casa con il Real Madrid e poi ribaltarono tutto in Spagna, ma la Juventus ha tutte le carte in regola per superare il turno. Inter-Juventus? E' il derby d'Italia e si lasciano da parte tutte le valutazioni di classifica".