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Inter, Politano presenta il conto agli scettici. E il meglio deve ancora venire

Daniele Vitiello

L'ex Sassuolo sugli scudi nel match di ieri sera

Avrà masticato amaro, nonostante l'entusiasmo per il salto a lungo sognato, Matteo Politano, quando questa estate si è trasferito dal Sassuolo all'Inter, dopo il lungo corteggiamento del Napoli. Una parte anche abbastanza folta dell'ambiente nerazzurro ha accompagnato l'arrivo dell'esterno a Milano con più di un pizzico di scetticismo, che - come spesso accade nell'era dei social - è sconfinato in antipatiche offese anche sul piano personale. Ma nulla sembra aver scalfito la voglia di spaccare il mondo del giovane esterno, presentatosi all'ombra della Madonnina col sorriso sbarazzino di sempre e la voglia di stupire anche i più diffidenti. Allenamento dopo allenamento, Politano ha scalato repentinamente le gerarchie dello spogliatoio nerazzurro, raggiungendo in poche settimane lo status di titolare lì a destra, piazzandosi davanti a Candreva e Keita Balde, non sfigurando nemmeno nel palcoscenico internazionale, dove - a dirla tutta - aveva ben poco da apprendere da buona parte dello spogliatoio.

La velocità di pensiero e di azione e la precisione nelle giocate, sia nel lungo che nello stretto, lo hanno reso praticamente imprescindibile e anche ieri sera è arrivata la dimostrazione di quanto possa essere determinante per la trama di gioco nerazzurra. L'ex Sassuolo ha l'estro che mancava e che permetterà all'Inter di aggirare la difesa ad oltranza condivisa da gran parte delle squadre, soprattutto di medio-bassa classifica, che faranno visita al Meazza. Pur non andando in rete, è riuscito a spaccare in due il Frosinone, propiziando le offensive dei compagni, nel primo tempo come nel secondo, e affermandosi ugualmente come migliore in campo. Spalletti se lo coccola, in attesa di godersi i suoi gol con maggiore continuità: anche i suoi calci piazzati torneranno utili nelle gare più bloccate.