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Sabatini-Suning, i motivi dell’addio: dai club satellite a Ramires, dal mercato alla…

Marco Macca

I rimpianti del dirigente nerazzurro

Un'esperienza intensa, ma purtroppo breve. Walter Sabatini si appresta a lasciare la galassia Suning, e con essa, di conseguenza, anche l'Inter. Divergenza di vedute, di modo di lavorare, di prospettive. Come riportato da FCInter1908.it, presente a Milano con la propria inviata per intervistarlo, è stato lo stesso Sabatini a lasciar intendere che sì, la sua esperienza in nerazzurro è vicina alla conclusione. Parlando al passato, con l'amarezza di chi voleva fare di più ma, per un motivo o per l'altro, non è riuscito.

"Ovviamente Spalletti - ha detto Andrea Paventi in collegamento per Sky Sport - spera che tutto quello che sta succedendo non abbia ripercussioni sulla squadra in questo cruciale finale di campionato, a cominciare dalla sfida di sabato contro il Verona. Il rapporto tra Sabatini e la società si è deteriorato nel tempo, con differenza di condivisioni e dei pregressi. Anche Capello saluterà presto lo Jiangsu. In questi mesi il dirigente non ha trovato le condizioni per lavorare al meglio, siamo ai titoli di coda. Vedremo le evoluzioni nelle prossime ore. Non è riuscito come voleva a incidere a livello di operatività sul mercato, che è stata sì frenata dal Fair Play Finanziario sia dal governo cinese, ma Sabatini sperava di lavorare in un clima diverso, in cui incidere come era abituato a fare. Volevo rinforzare l'Inter con pedine di spessore, ma alla fine non è successo: questo e altri fattori hanno fatto sì che si arrivasse a questo tipo di soluzione. Vedremo cosa deciderà la società".

Paventi ha poi aggiunto: "Non è mai partito il progetto tecnico di acquisizione di altre società, anche a causa delle limitazioni del governo cinese. Sabatini ha riscontrato anche difficoltà nel rapportarsi con una realtà frammentata, con tanta burocrazia e poco verticale. Paletti sul mercato sempre più complessi, anche a causa del FPF e un'operatività che non è in linea con le abitudini di Sabatini. Anche a gennaio, Sabatini pensava di avere più libertà sul mercato, dopo aver confezionato e realizzato l'operazione Ramires, poi mai concretizzata".

(Fonte: Sky Sport)