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Inter, Spalletti punta su Icardi: fu vicino al Napoli, ora dovrà pungerlo. L’argentino…

Marco Astori

Il capitano nerazzurro dovrà trovare continuità dopo la tripletta nel derby

Il magnifico tris nella stracittadina contro il Milan ha riacceso dentro a Mauro Icardi quella fame che nelle ultime partite sembrava essersi un po' spenta. Ma il capitano nerazzurro, come ha già dimostrato nelle prime partite della stagione, nei big match è sempre decisivo: doppietta contro Fiorentina e Roma, tripletta nel derby. E stasera il Napoli, con cui, come si legge tra le pagine della Gazzetta dello Sport, Mauro non ha un bilancio troppo positivo: "Icardi ha battuto solo una volta il Napoli tra Sampdoria e Inter. In 11 confronti – uno in Coppa Italia – l’argentino ha vinto il 16 aprile 2016, 2-0. C’era Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra e il numero 9 argentino segnò dopo soli 4 minuti. Il resto del curriculum di Icardi contro il Napoli è da accartocciare e buttare nel cestino: 4 pareggi e 6 sconfitte. Non esiste nella lettera di referenze del signor Icardi una squadra affrontata così tante volte e castigata così poco. Maurizio Sarri però fa bene a non fidarsi del miglior centravanti in Europa per il rapporto che ha tra palloni giocati e gol e tra tiri in porta e gol".

Come molti tifosi nerazzurri ricorderanno, nell'estate 2016 ci fu una corte spietata da parte degli azzurri per accaparrarsi Mauro Icardi dopo la partenza di Higuain: "Icardi è stato vicino agli azzurri in due occasioni, con Aurelio De Laurentiis che si è esposto sempre in prima persona. «Siamo stati in trattativa furibonda fino alla fine del mercato – disse il presidente dei napoletani nel febbraio del 2013 -. Icardi è un mio pallino, già prima di Natale mi intrigava molto». L’argentino alla fine andrà all’Inter. L’anno scorso, estate 2016, De Laurentiis si infilò in una trattativa del rinnovo incagliata tra l’agente moglie Wanda Nara, l’entourage composto da Letterio Pino e Ulisse Savini da una parte e il club nerazzurro dall’altra. Il numero uno del Napoli prese anche l’elicottero per un incontro segreto. Gli incontri furono più d’uno, anche a Milano. Sul tavolo tanti argomenti, non solo l’offerta a Icardi, ma anche a Wanda. Aurelio insistette, l’Inter rilanciò trovando l’intesa per il prolungamento. E ora la storia parla di Icardi capitano dell’Inter e Dries Mertens «falso nueve» e vero bomber del Napoli".

Sotto la guida di Luciano Spalletti, che lo considera un uomo chiave per la rinascita dell'Inter, Maurito, conclude La Gazzetta dello Sport, ha subito una grande mutazione: "Non più centravanti-isola lontano dal continente-squadra, ma uomo-gancio che aiuta la squadra a respirare, a portar fuori i centrali avversari creando lo spazio alle spalle della linea difensiva avversaria. Paragonando l’attuale campagna con quella dello scorso anno si nota un’accelerata individuale dell’argentino.Oltre ad aver ripreso il giro dell’Argentina, ha superato l’ultima versione di se stesso. L’anno scorso in questo periodo aveva segnato 6 gol nelle prime 8 giornate, adesso siamo a 9. E la storia nerazzurra si avvicina. Questa sera aggancerà Andreas Brehme a 155 presenze assolute ed è a 7 gol da Mario Corso, decimo, nella classifica marcatori complessiva interista (87 a 94)".