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Lautaro: “Inter, non ti mollo più. Io e Icardi lottiamo per un posto, giocherei con Dybala…”

Andrea Della Sala

Crede che senza problemi extra campo sarebbe potuta essere una stagione migliore per l’Inter?

«Forse saremmo cresciuti di più, perché se lavori più tranquillo è meglio. Ma c’è sempre un compagno, un agente, un problema... in fondo sono cose che accadono anche alla Juve, o al Racing».

Radaelli, l’uomo che la portò al Racing, diceva che «in Lautaro ci sono due giocatori in uno». Cosa intendeva?

«Lui per me stravedeva. Ripeteva spesso che io potevo crossare e poi andare a colpire di testa il pallone: per questo “due giocatori in uno”. Per lui ho una vera ammirazione: lo sento ancora, è un maestro. Al Racing, appena arrivato giovanissimo, volevo andarmene, lui mi ha convinto e sostenuto: gli devo la carriera».

Oggi non soffre più di nostalgia?

«Sono cresciuto, conosco le mie responsabilità. E poi a casa c’è la mia fidanzata al mio fianco. Lei è molto intelligente, mi confortava quando non giocavo ed ero triste. E comunque non passa giorni in cui non senta la mia famiglia».

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