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L’Inter domina e si prende il derby col Milan. Higuain triste, l’urlo di gioia è di Icardi

Il bomber dell'Inter decide la grande sfida con un colpo di testa al 93'

Andrea Della Sala

Il derby se l'è preso l'Inter, nei minuti di recupero. Dopo aver sbagliato qualche occasione, la partita col Milan sembrava dovesse finire 0-0, ma al 93' è arrivata la zampta di Icardi che ha regalato la vittoria ai nerazzurri. "I nerazzurri hanno conquistato subito il centro del ring e non lo hanno mollato per tutta la partita. Hanno colpito un palo con De Vrij e sfiorato il gol nel primo tempo con almeno altre tre occasioni nitide. Hanno perso il miglior incursore, Nainggolan, già alla mezz’ora; ancora una volta sono stati traditi da Perisic che si è tenuto in tasca il suo talento. Hanno ammassato angoli per cercare di spendere la superiore fisicità. Faticando, soffrendo, pur senza incantare, hanno fatto tutto ciò che potevano e dovevano, stretti attorno alle idee di Vecino e Brozovic. E alla fine, quando già erano rassegnati alla condivisione del punticino, hanno raccolto la settima vittoria di fila che blinda il terzo posto e vale come buon viaggio per Barcellona", si legge su La Gazzetta dello Sport.

Il Milan ha avuto poco coraggio e ha puntato sulle ripartenze, ma in sostanza ha rinunciato a giocare e ha subito la foga dell'Inter che ha trovato il vantaggio solo nei minuti di recupero. "Il primo tempo lo fa l’Inter che si accampa subito tra le tende del nemico e lo tiene lì con un buon pressing. In realtà il Milan lì dietro ci sta soprattutto per scelta. Ha deciso di giocarsela solo in ripartenza, rinunciando alle sue capacità di palleggio. L’occasione più nitida per l'Inter arriva da un calcio d’angolo. Al termine di un carambolone, De Vrij, uno dei temuti «omenoni», piazza la zampata e il legno respinge (’34). Pochi minuti prima Perisic ha imposto i suoi centimetri a Calabria: testa e Donnarumma vola. Brutta notizia però per Spalletti: Nainggolan, toccato duro da Biglia, deve uscire. L’Inter perde tanto: la più assatanata anima da pressing e il miglior incursore, capace di ridurre le distanze da Icardi. Se non altro Borja Valero immette palleggio e giocate. Infatti è un suo bel filtrante che manda al tiro Icardi nel cuore dell’area (41’): bravissimo Romagnoli a salvare il scivolata. Al 43’ nessuno arriva a schermare Vecino che si divora un rigore in movimento su assistenza di Perisic. Nel secondo tempo la partita riparte col sospetto che il Milan voglia far sfiatare l’Inter per poi infilzarlo di rimessa. Ma tutti quelli che dovrebbero armare le ripartenze, a partire da Calhanoglu e Bonaventura, restano impercettibili. Il copione non cambia. L’Inter continua a gestire il pallone, anche se non riesce a essere pericolosa come prima. La stanchezza monta. Forse Gattuso ha addirittura la sensazione di poter rifilare la beffa quando butta dentro Cutrone. Ma Spalletti puntella i suoi con Candreva e Keita e il bravissimo Vecino posa sulla fronte di Icardi il gol della gioia. Nel complesso un brutto derby. Ma provate a spiegarlo agli interisti...", continua La Gazzetta.

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