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L’Inter tace e tutti le sparano addosso. Alza la voce solo Spalletti ma è palese che…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra: le polemiche dopo Inter-Fiorentina e il silenzio della società

"Dopo l’edoriale della scorsa settimana è cambiato poco, molto poco. Oltre ovviamente alle rimostranze di una parte della società che evidentemente non ha apprezzato il mio punto di vista e ci sta, trattasi di opinioni e per definizione ‘opinabili’. Tuttavia resto della mia idea e non la cambio di una virgola. Semmai la rafforzo, gara dopo gara, episodio dopo episodio.

"Perché adesso passa il concetto del ‘..con la Fiorentina vi hanno avvantaggiato’ oppure ‘vi hanno restituito i punti mancanti col Parma’, sottacendo artatamente la gara col Sassuolo, valutando gli episodi di Inter-Fiorentina ‘un tanto al chilo’ in base a convenienza.

"Perché la differenza di valutazione è netta e poco oggettiva, di esempi ne avete a profusione. Come al solito anche in questa circostanza Luciano Spalletti ha dovuto fare il manager andando a difendere non solo il proprio mestiere ma anche quello dell’Inter nella sua totalità, visto che nessuno si è presentato nel post gara a respingere al mittente le sferzanti e durissime accuse di TUTTA la dirigenza Viola. Certo si potrà opporre che non era l’Inter il destinatario della rabbia avversaria, ma doveva essere il solo Spalletti a dover difendere i 3 punti strappati con grande fatica fino all’ultimo secondo dovendo prestare il fianco alle polemiche post gara. Così a due giorni di distanza si parla solo di una Fiorentina furibonda e la discesa in campo dei Della Valle spalleggiati dal sindaco di Firenze, dopo le durissime accuse di Antognoni e del presidente Cognigni.

"Agli atti, da Corso Vittorio Emanuele tutto tace. Silente come a celare una vergogna che non esiste. Che non c’è e non ha motivo d’essere. Perché non dimentichiamoci che in Sampdoria-Inter tutto ha funzionato benissimo nell’annullare due gol ai nerazzurri che erano giustamente da annullare, ma anche contro il Parma sarebbe stato giusto annullare il gol di Dimarco e concedere un rigore per il tocco di mano del medesimo eppure non è stato così. Tralasciando ovviamente Sassuolo. Eppure si è parlato moltissimo del fallo di Gagliardini da rosso col Parma…poi vedi ancora Pjanic (sì, proprio lui ) col Bologna e allora qualche domanda sorge spontanea.

"Ma solo a noi? Cioè perché ci lagniamo solamente noi? Non vi sorge il dubbio che forse sbagliamo? Ragionateci, fermatevi un istante: perché dobbiamo avvelenarci, quando chi di dovere resta in silenzio?? Di cosa ci preoccupiamo?? Aspettiamo il big match per mandare qualcuno davanti alle tv a recriminare giusto il tempo di una sfida? Troppo facile lamentarsi in una partita di cartello, ma evidentemente per arrivare a tanto serve una struttura che ad oggi non c’è. Perché è palese che se con Sampdoria o Fiorentina non fossero arrivati i tre punti a quest’ora nel mirino ci sarebbe Spalletti o chi al suo posto. Perché è più facile sparare sul pianista, più complicato su chi mette lo spartito.