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Inter, Inzaghi: “Juve, servirà il 120%. Stagione grandissima. Bastoni e i dubbi…”

Daniele Vitiello

Le parole del tecnico nerazzurro raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it allo stadio Olimpico alla vigilia di Juventus-Inter

Vigilia di finale di Coppa Italia per Inter e Juventus. La spedizione nerazzurra e quella bianconera sono già a Roma, dove domani scenderanno in campo all'Olimpico per sfidarsi. Come di consueto, è il momento delle parole dei due allenatori in conferenza stampa. Inizia Simone Inzaghi, poi seguirà Massimiliano Allegri. Qui le parole del tecnico nerazzurro, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it.

Cosa significa essere qui e cosa farà la differenza a prescindere dalla tattica? 

"E' un motivo di grande orgoglio, sarà una partita trasmessa in tutto il mondo, importantissima. E' una finale, quindi per me non ci sono ricette ben precise per vincerle. Le finali vanno giocate con corsa, determinazione, sapendo che c'è un avversario molto forte di fronte. Dovremo dare il 120% per alzare il secondo trofeo stagionale".

E' la settimana più importante della tua carriera?

"E' importante per tutti. Noi, insieme allo staff, sappiamo quello che abbiamo fatto nel nostro percorso e come era iniziato il nostro lavoro qui. Strada facendo siamo stati molto bravi a far bene grazie alla squadra e ai ragazzi che ci hanno seguito tutto l'anno. Per forza di cose le aspettative su di noi sono cresciute e sono ben accette. Non guardiamo al passato, ma al futuro che è la finale con la Juventus prima delle ultime due giornate dove ci giocheremo lo scudetto. Ripensando a quello che è stato, dall'8 luglio è stato fatto un grandissimo lavoro grazie alla società, ai ragazzi e ai tifosi fantastici. Abbiamo lavorato in un'unica direzione. Ad inizio stagione non mi sarei aspettato tutto questo".

Cosa vuoi vedere in campo domani?

"E' una finale, quindi i dettagli faranno la differenza. Ci conosciamo, ci siamo incontrati già tre volte quest'anno e sappiamo che ci sarà tantissima qualità. Dovremo essere bravi a gestire i dettagli e gli episodi nel migliore dei modi".

Qual è il bilancio della stagione?

"I numeri fanno piacere, ma devo tutto alla squadra che mi ha seguito in tutto e per tutto. La stagione è stata grandissima, domani sarà la cinquantesima partita e abbiamo fatto per 7-8 mesi un grandissimo calcio. Abbiamo avuto una flessione che abbiamo pagato, però se ripenso all'ottavo di finale col Liverpool e a come abbiamo giocato e alla finale di domani, probabilmente perderei ancora qualche punto".

Inciderà anche sul finale di campionato?

"Ne abbiamo parlato con la squadra. Dobbiamo essere bravi a lasciar da parte il campionato, non sarà semplice. Avremmo voluto giocarla a fine campionato, ma va bene così. Mi è capitato di giocare altre finali, a volte ho giocato prima, altre dopo. Mi sono sempre adeguato e farò sempre così".

Sei l'uomo della coppa e che spesso ha battuto la Juve. Senti questa responsabilità rispetto alle altre giocate contro la Juventus?

"Le finali sono tutte importantissime. Da allenatore ne ho giocate già diverse, una ricetta precisa non penso ci sia per vincere le finali. Dovremo fare una partita di corsa, attenzione e determinazione, sapendo che di fronte abbiamo una squadra di valore. I dettagli faranno la differenza".

Vi sentite favoriti domani?

"La Juventus l'abbiamo incontrata tre volte quest'anno. L'ultima il 4 aprile, è passato un mese e mezzo e sono state partite diverse. Domani sarà aperta, con tantissima qualità in campo e bisognerà interpretarla nel migliore dei modi senza sbagliare".

Ha preparato la squadra per non sbagliare l'approccio come successo con l'Empoli?

"Le partite sono diverse l'una dall'altra. A volte capita di far gol subito e perderla, altre invece il contrario. Non c'è una scienza precisa, bisogna mettere il cuore in campo e questa squadra ha dimostrato che può farlo per 50 partite. 6 volte abbiamo perso, altre volte abbiamo fatto benissimo".

Giocare qui che effetto fa?

"Sono stato tanti anni qui, sarà emozionante. Rivedrò tante persone che mi hanno voluto bene e che mi hanno fatto stare benissimo. Sono all'Inter e sono orgoglioso di far parte di questa grandissima società. Abbiamo già vinto un trofeo, vogliamo lottare fino alla fine".

C'è il rischio che la Juve possa avere più fame dell'Inter?

"Bisogna giocare nel migliore dei modi. Se vuoi vincere, devi avere fame. Già vedere la Coppa fa venire fame. L'ultima volta che ne abbiamo vista una, l'abbiamo voluta a tutti i costi. Non vincevamo da 10 anni, anche questa manca da molto e ci siamo preparati molto bene".

Come sta Bastoni? Nelle scelte di formazione penserà solo a domani?

"Sceglierò solo in base a domani. Ho tutta la rosa a disposizione, fatta eccezione per Vecino che ha avuto un problema nell’ultimo allenamento. Ne avrà per 3-4 giorni. Bastoni è recuperato ma dovrò valutarlo bene, anche domani mattina che abbiamo un risveglio muscolare. Ho sempre tanti dubbi, da allenatore è normale e domani ho dubbi in diversi reparti, ma sceglierò in tranquillità dopo il risveglio muscolare".

Cosa ti aspetti da Calhanoglu?

"E' un giocatore che ha fatto un'ottima stagione. Si è ambientato subito, riesce ad abbinare qualità e quantità. Quest'anno ha fatto il suo salto definitivo, copre il campo ed è una mezzala completa. Ha fatto molto bene e continuerà a farlo. Ha voglia di lavorare, è molto positivo".