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Spalletti: “Soddisfatto della crescita, il turnover mi garba poco. Il giocatore che mi ha stupito…”

Le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia di SPAL-Inter

Gianni Pampinella

APPIANO GENTILE – Vigilia di campionato in casa nerazzurra. L’Inter di Luciano Spalletti, reduce da 5 vittorie consecutive, tornerà in campo domani sera, allo stadio Paolo Mazza, contro la SPAL. Il tecnico, come di consueto, ha risposto alle domande dei tifosi attraverso la pagina ufficiale della società nerazzurra su Facebook e, in seguito, alle domande dei cronisti presenti nel Media Center di Appiano Gentile. FcInter1908 vi riporta la diretta testuale della conferenza stampa del mister.

Queste le prime risposte del tecnico alle domande dei tifosi su Facebook: "Per quello che si è visto in precedenza dobbiamo fare un piccolo sforzo. Io la musica della Champions la sento anche negli spogliatoi di Ferrara. Joao Mario? Noi teniamo tutti in considerazione, adesso è un momento particolarmente felice sotto l'aspetto dalla disponibilità. I tifosi sono il perno trainante di tutto il movimento inter, senza il loro amore non ci sarebbe il corpo, allora dobbiamo solo seguirli. Noi dobbiamo mettere in pratica quelli che sono i  loro desideri".

Luciano Spalletti si dirige verso il Media Center di Appiano Gentile. Queste le prime risposte ai cronisti presenti: "A noi ci è successo di abbassare il livello di tensione da partita a partita. La prima cosa che dobbiamo fare è mantenere quelle qualità che siamo andati ad acchiappare in queste vittorie. Sono sicuro che la squadra domani sarà pronta dal punto di vista mentale. Sappiamo delle insidie che andiamo ad incontrare giocando questa partita. Come si è detto ai giocatori, la musica della Champions anche domani. Se qualcuno non riesce a sentirla la mettesse nel telefonino. Brozovic e Vecino corrono molto? Vuol dire che gli altri li aiutano poco, la difesa ogni tanto non accorcia verso di loro e l'attacco non accorcia verso di loro e non è corretto. Non è che loro stiano facendo bene sotto l'aspetto dei metri fatti, è che gli altri gli fanno correre qualche metro di troppo".

IL TURNOVER - "Il turnover mi garba un po' poco questo fatto. Io nelle volte precedenti ho sostituito dei titolari della partita della volta prima con altri titolari. Sono tutti titolari, ho una rosa ampia perché doveva essere così. L'anno scorso avevamo pochi calciatori. Ci sono poi delle difficoltà a dover rimettere 95 minuti in tre giorni dopo 3 partite di fila. Visto che la società ha lavorato bene, benissimo sotto l'aspetto del numero dei calciatori, bisogna utilizzarli. La cosa fondamentale che debbono sapere è che in campo ci va sempre l'Inter e debbono avere un atteggiamento da Inter".

LA PARTITA COL PSV - "Stiamo lavorando nella maniera giusta. Secondo me non abbiamo ancora espresso il nostro massimo e queste vittorie non debbono pensare a farci stare comodi. Quando si indossa la maglia dell'Inter ogni partita diventa un esame. Abbiamo fatto bene, abbiamo fatto dei risultati molto importanti perché poi è una competizione unica. Siamo riusciti a mantenere l'equilibrio dopo lo svantaggio ed è una cosa fondamentale. Siamo sulla strada buona, dobbiamo mantenere questa attenzione e fare questo risultato domani".

CHIUDERE PRIMA LE PARTITE - "Io sono soddisfatto soprattutto di quello che è la crescita della mentalità e del carattere. Però nella partita con la SPAL vedremo se questa mentalità è a pelle o è sotto pelle. Perché se è a pelle c'è il rischio che dopo un paio di docce ci vada via. Se è sotto pelle ci rimane anche dopo aver fatto la doccia".

COSA HA FATTO GIRARE L'INTERRUTTORE - "Noi contro il Parma abbiamo fatto una buonissima partita, non siamo stati bravi a creare tante occasioni da gol. Siamo stati equilibrati e aggressivi. Ci sono stati degli episodi che potevamo sfruttare meglio, si doveva andare qualche volta in più dietro la linea difensiva. Come prestazione non è stata molto diversa dalle altre dove siamo riusciti a portare a casa i 3 punti. Quello che fa la differenza è il lavoro, l'attenzione, la disponibilità. Non è un risultato o un episodio che può mandarmi in confusione. Ai noi calciatori non racconti le favole, si parla di calcio. Abbiamo avuto delle complicazioni, si è pigiato più forti e si è passato dove si doveva passare"

CAMBIARE IL CALENDARIO - "Si può anche sistemare qualcosa, però non c'ho ancora messo la testa su quelle che sono state le varie proposte"

CI SONO GIOCATORI CHE FORSE DANNO ANCORA POCO - "Fin quando le nostre vittorie continueranno a far notizia, significa che ancora non siamo ancora quelli che volevamo essere. Se si evidenzia il fatto che siete stati bravi, non è una cosa normale per noi. Perché ? Perché alla Juventus non gli si domanda"

QUALCUNO CHE HA STUPITO - "Io sono sempre un po' innamorato dei miei giocatori. Rimanere stupiti diventa difficile perché sono quasi al massimo come predisposizione. Chiaro che vedere uno come Borja Valero che ha 45 anni, no ne ha meno. Però ha quel passato lì che sta fuori 4-5 partite e in 5 minuti riesce a fare la differenza, mi viene da dire più Borja Valero abbiamo come passione e disponibilità, e più riusciremo a fare una strada importante. Per cui dico Borja Valero"

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