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Mercato, FPF e necessità plusvalenze: la verità. Rispondo con una pernacchia a chi…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per Fcinter1908: mercato, plusvalenze e...Gasperini

L’Atalanta ci ha annientati, senza se e senza ma. Bravi loro, a darci una lezione in piena regola ma da qui a rimettere tutto in discussione ce ne corre, distruggere quanto fatto fino ad oggi è un giochino al quale non mi presto, ci pensano già i maghi delle statistiche a ricordarci che dopo grandi vittorie arrivano sistematicamente le crisi prolungate. Insomma a chi mi rammenta: “Ricordati che devi morire” preferisco rispondere con una pernacchia. Pensando che finalmente abbiamo in panchina un ottimo tecnico con uno staff preparato. La debacle di Bergamo non ci deve stare, ma può anche capitare ( se è una tantum )e la delusione forse viene diluita dalla sconfitta del Barcellona nonostante la differenza in campo tra noi ed i catalani sia stata marcata.

IL LAVORO DI GASPERINI - Prima o poi però bisognerà sdoganare il lavoro di Gasperini. Che non è simpatico ai tifosi nerazzurri per i suoi trascorsi e ripetuti ‘attacchi’ all’Inter, figli evidentemente di un qualcosa che poteva essere e che non è stato, ma i tifosi dovranno metabolizzare che non è stato tutto per demeriti suoi, come ha dimostrato il campo. Perché arrivò nel posto sbagliato nel momento sbagliato, con situazioni interne ed esterne complicate da gestire e con un presidente che dimostrò di non ‘amarlo’ ( eufemismo) prima ancora del suo arrivo. Tutto il resto che ne conseguì fu la sintesi logica di una situazione confusa, non a caso i risultati successivi non furono entusiasmanti giusto per usare un perifrasi.

Venne esonerato dopo 4 sconfitte ed un pareggio tra campionato, Champions e Supercoppa ma andrebbe tutto rivisto: dal mercato ( quello fu l’anno di Forlan), dall’addio di Eto’o mentre si voleva vendere Sneijder, dal mancato acquisto di Palacio che il tecnico voleva fortemente ( poi capimmo perché) e da una squadra spezzata dalla Coppa America e che arrivò solo a fine agosto, per non parlare delle bordate di Moratti che arrivarono prima ancora dell’inizio del campionato, relative all’impossibilità secondo il numero 1 nerazzurro di giocare con la difesa a 3. Insomma si partì nel peggiore dei modi minando le basi di un lavoro che Gasperini non avrebbe potuto mai fare senza il supporto logico di una società che lo aveva scelto per ripartire evidentemente senza troppa convinzione. Alla fine passò come capro espiatorio, limitato da logiche tecnico tattiche dogmatiche ma non era questa la verità.

LE ATTENUANTI - Bisogna poi mettersi anche nei panni di un allenatore che ha avuto l’occasione di una vita e che si brucia dopo appena 5 partite: è chiaro che passare per l’ultimo degli allenatori magari dia fastidio ed umanamente credo sia difficile da biasimare ed il lavoro che sta facendo a Bergamo è indiscutibilmente di altro profilo. Poi come sempre un conto è allenare una squadra che non ha pressioni di un certo livello, un altro guidare una big obbligata a vincere.

IL MERCATO - Tornando ai giorni nostri i tifosi sono un po’ in subbuglio per le questioni relative al ffp in ottica mercato. Tutto procede per il verso giusto e non c’è motivo di allarmarsi. Non sarà necessario realizzare plusvalenze a giugno 2019, basterà semplicemente restare in equilibrio. Tra febbraio e marzo il club avrà il via libera dall’Uefa dopo i controlli di rito per uscire dagli accordi della vecchia gestione. Ciò che ha impattato fino ad oggi sono state soprattutto le sanzioni sportive. Anche in questo senso le norme dell’Uefa risultano a dir poco strane. Ti impongono infatti di non creare sbilanci economici ma ti limitano l’iscrizione di alcuni tuoi giocatori che magari giocando migliorerebbero la valutazione, creando un surplus per le casse societarie.

Bisognerà però mettersi l’animo in pace: a gennaio non ci saranno grandi manovre. Niente nomi roboanti, al massimo se ci sarà qualche scontento si cercherà di trovare il modo di sistemarlo prendendo un sostituto, ma ad oggi non ci sono avvisaglie in questo senso e quindi si andrà avanti con la rosa attuale.  Dal 2019 riparte un altro triennio finanziario e l’Uefa impone uno sbilancio di 30 mln che dev’essere riequilibrato nell’arco del triennio 19/20/21 ( vanno tenuti in considerazione anche gli aumenti dei ricavi, incassi da stadio, infrastrutture etc.), di conseguenza a partire da giugno ( con l’ok dell’Uefa che arriverà come scritto sopra tra febbraio e marzo) ci sarà la possibilità di tornare a lavorare con margini di manovra più ampi ma pur sempre con attenzione, perchè il FFP non si esaurisce e non riguarda solo ed esclusivamente il club nerazzurro.