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Moratti: “Prisco, solo consigli azzeccati. Proprio quando presi Vieri con Ronaldo…”

Gianni Pampinella

Le parole dell'ex presidente nerazzurro in occasione della riedizione del libro "Pazzo per l'Inter" su Peppino Prisco

Dall'inviata di FcInter1908.it Eva Provenzano

In occasione dei cento anni dalla nascita di Peppino Prisco, alla Triennale di Milano si è svolta la riedizione del libro "Pazzo per l'Inter", un evento condotto da Sabine Bertagna e Fabrizio Biasin. Tra gli ospiti presente anche Massimo Moratti che ha parlato così del suo rapporto con l'avvocato Prisco: "Una volta il calcio era una cosa di famiglia. Prisco l'ho sempre visto, era l'istituzione, è sempre stato simpatico fin da ragazzo. Svelto, veloce, era capace di capire una situazione, di risolverla, uno che aveva fatto la guerra e non si spaventava davanti ai problemi calcistici. Poi è capitato a me di diventare presidente proprio per colpa del suo papà. Un giorno esco di casa e incontro l'avvocato Prisco e mi parlò di prendere l'Inter per cinque minuti".

"Una settimana dopo ero presidente dell'Inter, quindi è colpa sua! È stata un'esperienza bellissima. Prisco era una persona estremamente intelligente, ogni consiglio era super azzeccato. I mezzi di comunicazione per lui sono stati naturali palcoscenici dove poter spiegarsi con una semplicità mai vista. Aveva una capacità di sopportazione pazzesca, avrebbe tifato tantissimo anche adesso, si sarebbe adattato così come tutti i tifosi. Cosa disse dopo l'acquisto di Ronaldo? Non dava nessun giudizio calcistico o tecnico. Era contentissimo! Si divertiva e quando è mancato, la prima partita l'avrebbero giocata Vieri insieme a Ronaldo. Da tifoso anch'io non dormivo la notte all'idea di vedere questi due in campo insieme".

"Sorteggio Champions? Non è semplice. Peccato che non dobbiamo giocare con la Juventus, forse sarebbe stata la più facile".