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Per l’Inter è Lautaro l’attaccante del futuro. Icardi, Wanda ha una strategia: le offerte…

Eva A. Provenzano

Sono amici ma sono diventati ormai una contrapposizione anche sul campo perché i due giocano poco insieme

Avevano dato tutti per scontato che giocasse Lautaro contro l'Inter e invece Spalletti ha schierato Icardi da titolare. La sensazione è che i due argentini verranno alternati da qui a fine stagione, ma La Gazzetta dello Sport precisa: "Verranno usati con il bilancino i due amici, valutando molto bene gli allenamenti ad Appiano e provando a non rompere gli equilibri nati negli ultimi mesi durante il lungo braccio di ferro tra Icardi e la società. Che hanno portato l’Inter a convincersi che sia Lautaro l’attaccante del suo futuro". E per questo l'allenatore nerazzurro dovrà gestire al meglio la loro convivenza nelle ultime quattro gare del campionato: per raggiungere l'obiettivo qualificazione infatti possono tornare utili entrambi. Poi si vedrà, ma la rosea assicura che probabilmente Maurito continuerà la sua carriera altrove. Anche se Wanda, sua moglie e suo agente, continua a dire che lui resterà. Sembra una strategia: potrebbe essere un modo di far capire agli interisti che è l'Inter che vuole mandare via il giocatore da Milano nonostante loro vogliano restare. Al momento però non ci sono offerte concrete ma solo l'interessamento di due club, Atletico Madrid e PSG.

Lautaro Martinez vuole un ruolo di primo piano nell'Inter, ha dimostrato di poterselo meritare quando l'altro argentino non si allenava per via di un problema fisico e soprattutto per via della fascia da capitano persa. "La maturità con cui è passato da alternativa a fulcro dell’attacco di Spalletti non è passata inosservata ai piani alti dell’Inter. Il Toro ha i numeri e il carattere per essere il centravanti titolare, l’intenzione della società è farlo diventare al più presto un top player. Adesso, però, dovrà ancora guadagnarsi il posto e contribuire con l’amico Mauro alla qualificazione Champions", si legge sul giornale sportivo. Al dopo poi il club penserà.

(Fonte: La Gazzetta dello Sport)