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Spalletti: “Porte chiuse? Punito chi non c’entra niente. Inter deve vincere la Coppa. Chi gioca…”

Eva A. Provenzano

L'allenatore nerazzurro ha parlato in occasione della gara di Tim Cup contro il Benevento: le dichiarazioni rilasciata a Inter TV

E' tempo di tornare a giocare e nel 2019 si riparte dalla Coppa Italia. Domani sera arriva il Benevento a San Siro e Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni di Inter Tv per anticipare i temi della gara. Queste le parole dell'allenatore nerazzurro alla vigilia della prima sfida del nuovo anno:

-Buon anno anzitutto, ci eravamo lasciati con un'Inter che correva, che Inter ritroviamo?

Buongiorno a tutti voi, ai nostri affezionati e agli sportivi di Italia. Queste partite, come abbiamo visto col Pordenone un anno fa, nascondono delle insidie, ma la squadra ha ragionato in maniera corretta. La squadra è cresciuta, ha preso comportamenti nuovi e mentalità forte da riproporre in queste partite che ci permetteranno di crescere di più.

-Durante la sosta si diceva un tempo si fa il richiamo di preparazione, c'è l'attitudine in questa fase a questo lavoro o le cose sono cambiate?

E' un po' cambiato il percorso. Gli si danno i compiti a casa per mantenere una prestazione fisica, hanno degli esercizi e si valuta se sono stati sviluppati durante le vacanze e sicuramente la maggior parte del gruppo ha avuto un comportamento professionale corretto. Così questa settimana abbiamo fatto ugualmente allenamenti ad alta intensità per dare continuità al lavoro fatto nel 2018.

-Che squadra è il Benevento?

Il loro allenatore è bravo a schierare la sua squadra, ha trovato la quadratura, sicuramente verrà al Meazza a fare una gara di ripartenza e questo nasconde delle insidie, c'è spazio dietro alla linea difensiva e se non ho equilibrio queste sono squadre che creano problemi. Anche negli altri campionati si hanno sorprese a giocare queste gare. Il Benevento ha eliminato l'Udinese. In Inghilterra Liverpool, Fulham e Leicester sono uscite contro squadre di quarta divisione ed è successo anche in Francia. Le insidie ci sono tutte e nelle gare da dentro o fuori si annullano molti valori e differenze delle squadre. Siamo più forti di loro ma sanno questo e metteranno in campo quello che hanno e di più.

-Ci sarà un clima particolare dato che la gara sarà a porte chiuse...

Sarà molto più simile ad una gara di allenamento in settimana, magari con una squadra forte ma una gara di allenamento. Senza pubblico si toglie l'emozione che è giusto che questo sport abbia, si è dato un segnale forte ma servono riflessioni perché si penalizza gente che non ha a che fare con la pena che ci viene data. Ci vorrebbe un'idea: dentro ad uno stadio la maggior parte dei tifosi penalizzati devono andare contro chi crea questi problemi.

-Finora c'è chi non ha giocato come Ranocchia, chance per chi ha giocato meno?

Non vado a creare la formazione in base ai minuti giocati dalla rosa. Li ho guardati con gli stessi occhi di tutti gli allenamenti. Se loro, come è successo, hanno fatto bene il loro lavoro possono ambire a giocare altrimenti non li schiero perché hanno giocato meno. Padelli e Ranocchia sono persone serie, si comportano in maniera professionale e hanno a cuore le sorti dell'Inter.

-Obiettivi, la Tim Cup tra questi?

L'obiettivo più corto da acchiappare rispetto alle partite che sono meno è la Tim Cup. Una squadra come l'Inter ha il dovere di provarci fino in fondo.

(Fonte: Inter TV)