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Rafinha, il Barça alza le pretese e provoca l’Inter. Domani altro incontro per…

Francesco Parrone

Il padre del ragazzo spiegherà al Barcellona che l'Inter è l'unica destinazione gradita

Si erano lasciati venerdì con la trattativa ferma a distanze siderali tra i 20 milioni (più tre di bonus) offerti dall’Inter per il riscatto di Rafinha e i 40 richiesti dal Barcellona. Una presa di posizione quasi provocatoria per sottolineare come il Barça non intenda mollare il figlio di Mazinho con il rischio di vederlo rinascere in un’altra squadra e, di conseguenza, farselo sfilare a una valutazione irrisoria.

Secondo TuttoSportla sparata del Barça, volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, è però un ottimo segnale per Luciano Spalletti: evidentemente al Camp Nou- nonostante Rafinha non metta piede in campo da aprile - considerano ancora il giocatore un potenziale top player. Il problema però sarà ora riuscire a limare quell’Everest, confidando nel sì dell’interessato all’Inter e nella volontà - confermata dai blaugrana - di cederlo in prestito gratuito. Il nodo è il prezzo del riscatto che sarà libero, e non obbligatorio, per l’Inter. Questo, ovviamente, complica la trattativa perché se l’Inter potesse comprare il giocatore, non sarebbe un problema accettare una “recompra” da parte del Barça (come accaduto ai tempi con Morata tra Juve e Real Madrid).

Inter che, tra l’altro, al momento non ha intenzione nemmeno di prolungare il prestito fino a diciotto mesi.  Viste le premesse, tira aria di tormentone. Se così sarà, è possibile che l’Inter possa anche decidere di aprire altri file per non legarsi mani e piedi agli umori del Barcellona. Molto dipenderà dall’incontro che domani rimetterà intorno al tavolo Mazinho, padre e procuratore di Rafinha, e il Barcellona. La strategia è facilmente ipotizzabile: Mazinho comunicherà alla dirigenza blaugrana la volontà di accettare come destinazione del trasferimento soltanto quella nerazzurra, nella speranza che questo possa ammorbidire la controparte sul valore del cartellino nell’eventuale riscatto da parte dell’Inter. Ausilio e Sabatini non vogliono alzare l’offerta anche perché quella che si vuole accollare l’Inter è comunque una scommessa, dato che - nonostante le rassicurazioni arrivate dalla Spagna - c’è il rischio che occorra molto tempo per riuscire a rimettere in condizione un giocatore che è fuori da nove mesi. Rischio di impresa che per Suningvale una ventina di milioni senza obbligo di riscatto più una manciata di bonus. Prendere o lasciare.

(Fonte: Stefano Pasquino, TuttoSport 14/1/18)