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Inter, è rivoluzione Zhang. Marotta e Conte le mosse per la rinascita: obiettivo vincere entro il 2022

Andrea Della Sala

Con la presidenza di Zhang all'Inter c'è stata una grande crescita del club sotto tutti i punti di vista

Il processo di ascesa dell'Inter sotto il gruppo Suning e sotto la presidenza di Steven Zhang è sotto gli occhi di tutti. Non solo per quanto riguarda il campo, ma la proprietà cinese sta facendo fare un salto di qualità sotto tutti gli aspetti per cercare di riportare l'Inter dove merita di stare.

"La famiglia Zhang nell’Inter ha investito parecchi soldi per l’acquisto della maggioranza, ma ha anche garantito altri introiti attraverso sponsorizzazioni provenienti dalla sua... galassia, oltre ad accollarsi il pesante debito che il club aveva. I soldi da soli però non sono tutto e infatti il rampollo del colosso di Nanchino sta ottenendo i risultati che da tempo mancavano (2 qualificazioni di fila alla Champions) grazie alle scelte fatte. Su tutte quelle a livello societario con l’ingaggio di Giuseppe Marotta, il miglior dirigente italiano per distacco, e con la costruzione di un management completamente italiano e in totale contrapposizione con quello che aveva creato Thohir. Se l’indonesiano aveva puntato su inglesi e americani che hanno faticato tantissimo perché non conoscevano né l’Inter né la realtà della Serie A, Zhang junior è stato intelligente ad affidarsi in tutti i settori della società a persone che sanno come muoversi e non hanno bisogno di rodaggio. La strategia si sta rivelando vincente", spiega il Corriere dello Sport.

CONTE - "È però innegabile che il fiore all’occhiello della sua presidenza sia la firma di Antonio Conte, un allenatore che vale come un top player e come tale è pagato. Il sacrificio economico per avere l’ex Chelsea ed esonerare Luciano Spalletti è stato notevole, ma vedere l’impatto che ha avuto finora sulla squadra a livello di punti (6 in 2 giornate) ripaga il presidente della spesa sia per l’ingaggio (in tutto 34 milioni netti più bonus nell’arco di un triennio) sia per la campagna acquisti che Antonio ha chiesto. Finora, tra cartellini acquistati, prestiti pagati, diritti di riscatto da esercitare… per forza e bonus, l’Inter si è impegnata per oltre 180 milioni. Mai il club era arrivato a mettere sul tavolo così tanto, neppure nel primo anno di Marcello Lippi (1999-2000)".

FATTURATO - "Grazie a Zhang il fatturato 2018-19 ha superato i 400 milioni (comprese le plusvalenze) e il rosso è passato dai 140,4 milioni del 2014-15 fino al -17,8 registrato per il 2017-18 (il risultato del 2018-19 sarà peggiore alla luce dei soldi accantonati per l’esonero di Spalletti)".

STADIO - "Insieme al Milan il presidente sta portando avanti il progetto per la costruzione di un nuovo San Siro e a breve verrà presentata la struttura dell’impianto che nascerà, sta ristrutturando la Pinetina con la nascita di un nuovo hotel per i giocatori, ha inaugurato una nuova sede tecnologica per tutti i dipendenti".

RAZZISMO - "Il suo fiore all’occhiello probabilmente è la campagna anti razzismo BUU che ha fortemente voluto (e nella quale ha messo anche la faccia) dopo gli ululati a Koulibaly dello scorso dicembre. Nessun’altra società in Italia sta facendo così tanto per sconfiggere questa piaga. In più ci sono i giochi invernali del 2026: per l’assegnazione delle Olimpiadi a Milano e Cortina anche lui ha recitato un ruolo chiave dimostrando il suo attaccamento alla città dove vive e che sente sua. Proprio come l’Inter".

VITTORIA -"Adesso Zhang spera di essere ripagato dai risultati. Lo scorso anno, alla cena di Natale dei dipendenti, non aveva nascosto il suo desiderio di vincere un titolo che però non è ancora arrivato anche perché l'Inter non era pronta né in campo né fuori come è adesso. Il presidente sogna di alzare al cielo un trofeo già quest'anno e l'ottimo inizio in campionato lo lusinga, ma il progetto varato con l'arrivo di Conte non è di breve respiro, bensì triennale. L'obiettivo, dunque, è festeggiare entro il 2022 e non obbligatoriamente in questa stagione. Anche perché il numero uno nerazzurro sa che il gap con la Juventus era troppo grande per essere annullato in una campagna acquisti", analizza il Corriere dello Sport.