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“Schiacceremo tutti”, Zhang non dimentica. Con la Champions 63 milioni, prestigio e un mercato diverso

Andrea Della Sala

Il presidente dell'Inter Zhang sa l'importanza di accedere alla Champions e non considera un fallimento

L'Inter si giocherà l'accesso alla Champions nella gara contro l'Empoli. L'accesso alla competizione europea darebbe maggiore lustro al club, ma porterebbe anche nelle casse nerazzurre oltre 60 milioni e permetterebbe un mercato differente.

"Il neo-presidente Steven Zhang all’ultima festa di Natale nerazzurra si lasciò andare a un «Schiacceremo tutti, in campo e fuori». Non era spacconeria, ma sincera fiducia nelle possibilità del club. Il ritorno in Champions centrato 12 mesi fa era considerato dalla proprietà potenzialmente come «definitivo». Oggi, l’ipotesi di restare fuori è una sgradevole sorpresa, una variazione dei piani non contemplata. In primis è una questione di palcoscenici sportivi, di voglia di confrontarsi coi migliori, di regalare ai tifosi sfide memorabili. Poi c’è anche una questione economica, tutt’altro che in secondo piano, sopratutto in ottica mercato. La qualificazione in Champions non porta solo i 50 milioni garantiti dall’Uefa fra premi di partecipazione e market pool, ma anche, immediatamente, bonus dagli sponsor per altri 13. I contratti firmati con Pirelli, Nike e Suning, i principali partner del club, prevedono infatti che scattino «assegni» in caso di ingresso nella competizione: 6 milioni, 3,75 e 3 rispettivamente. Poi c’è l’indotto, come si direbbe in economia, che va dal botteghino ai premi per i punti nel girone, ad altri circoli virtuosi che si innescano. Ma subito, domenica notte, saranno 63 sicuri", spiega La Gazzetta dello Sport.

"Bruscolini, verrebbe da dire, pensando ai ricavi della casa madre, ma è ormai noto che sia per le regole del Fair Play economico (si può spendere quanto si ricava, con piccole deviazioni) sia per filosofia aziendale l’Inter debba tendere verso l’auto-finanziamento. Quindi quei 63 milioni fanno una certa differenza. Intendiamoci, anche con una retrocessione in Europa League non si aprirebbero scenari drammatici. Sarebbe stato più grave la scorsa stagione, quando l’agreement con la Uefa era ancora in pieno vigore. Però sicuramente i margini di movimento sul mercato, visto anche l’investimento pesante per la guida tecnica, sarebbero più limitati. Una discesa al quinto posto poi segnerebbe una frenata nel processo di crescita, sia dal punto di vista del fatturato (obiettivo dichiarato è salire fino ai 400 milioni, a giugno si supererà quota 300), sia a livello d’immagine. L’ultima valutazione di Brand Finance piazza il «marchio» Inter al 13° posto al mondo, con una stima da 551 milioni e una crescita di 76 nell’ultimo anno. Essere lì, in quel gruppo ristretto, deve essere un must anche a livello sportivo, secondo Suning. Steven Zhang sta quindi vivendo una settimana cruciale della sua giovane presidenza: nei prossimi giorni è atteso ad Appiano, domenica sarà allo stadio, martedì prossimo presiederà un CdA tecnico e ordinario (nessun tema caldo), ma che può essere più o meno allegro, a seconda del risultato con l’Empoli. Ma un esito negativo in Cina non è nemmeno preso in considerazione", si legge sul quotidiano.