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Social, stadio nuovo e investimenti da 100 milioni: Suning non si ferma. Ma il mercato…

Fabio Alampi

Proseguono le manovre di espansione della dirigenza cinese dell'Inter

Lungimiranza e piccoli passi: sono queste linee guida del progetto di crescita (sportiva e non) della nuova Inter targata Suning. Il colosso cinese non intende cambiare la propria strategia, e sta programmando nuovi investimenti per rendere ancora più solido e competitivo il club nerazzurro.

SOCIAL - Come ricorda La Repubblica, l'Inter è prima in Europa per crescita dei seguaci sulle piattaforme social. A tal proposito, è cominciata la colonizzazione del web, fonte di ricavi per ogni club che vuole essere di vertice: negli ultimi tempi l’Inter, che ha iniziato a lavorare in modo massiccio sulle piattaforme social solo da pochi mesi (7 milioni di seguaci su Facebook, ma colossi come Real e Barça sono oltre 100 milioni), è in testa alla classifica di chi ha visto crescere di più in media i propri followers (+4,5 il dato dell’ultimo mese), davanti a Monaco, Tottenham e City, mentre il Psg di Neymar è sesto e la Juve settima.

NUOVO CENTRO SPORTIVO - Si parla di un’offerta da 100 milioni per riqualificare l’area di Piazza d’Armi a Milano, quartiere Baggio, a un chilometro da San Siro, per trasferirci tutta la Pinetina, un’area dove sarà più comodo

ospitare i tifosi che vengono anche dall’estero a vedere le partite e vendere servizi “premium”, come l’incontro con i giocatori prima delle gare o la possibilità di assistere alle partitelle a metà settimana. Si attende la gara indetta dal Comune, con cui proseguono i colloqui anche per l’eterna vicenda di San Siro.

NUOVO SAN SIRO - L’Inter ha proposto alla giunta del sindaco Beppe Sala (supertifoso nerazzurro) un progetto per rifare completamente lo stadio e l’area attorno all’ex galoppatoio. L’idea è di ridurre la capienza a non più di 60mila spettatori e di rivedere del tutto il terzo anello. Il sindaco ha fatto sapere di essere favorevole a una trasformazione urbanistica delle aree attorno allo stadio, ma finché il Milan non prenderà una decisione, è tutto fermo.

MERCATO - Si muove meno, Suning, sul calciomercato. Al punto che la notizia è che non solo non si prevedono investimenti a gennaio, ma anche in estate, se pure arrivasse la qualificazione in Champions, il club dovrà autofinanziarsi e stare attento a entrate e uscite. Insomma niente nomi roboanti, a meno che non ci siano cessioni illustri. E in questo senso il non voler alzare la clausola rescissoria da 110 milioni per Icardi, pur in un contesto internazionale in cui si sono spesi anche 105 per un Dembélé, fa pensare: e se Suning non aspettasse altro che l’offertona del Real Madrid, con cui sistemerebbe un sacco di cose?