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Suning pensa al futuro: un campus Inter in stile Manchester City. I dettagli del progetto nerazzurro

Francesco Parrone

I vertici del club nerazzurro sono al lavoro per individuare una vasta area per il nuovo centro sportivo che potrebbe coinvolgere anche la prima squadra

Suningha dimostrato in questo suo primo anno di gestione di tenere molto al settore giovanile. Ha investito molto - 9.5 milioni - e, volendo, in un’estate in cui da Nanchino hanno dovuto chiudere i rubinetti ad Ausilio e Sabatini per rinforzare la prima squadra, non è mancata invece la voglia di scommettere su talenti di prospettiva (quasi 10 i milioni spesi per acquistare Colidio, Odgaard, Zaniolo e Mitrea, senza contare i 7 per Karamoh e gli 8 per Bastoni, lasciato all’Atalanta).

Un vivaio che vuole essere il fiore all’occhiello di Suninge che dunque merita di avere una casa come si deve. Il tempo di lasciare Appiano Gentile non è ancora arrivato, ma intanto il gruppo cinese ha deciso di lasciare i 30mila metri quadrati di Interello(dove è in affitto) per trasferirsi in un’area più idonea alle ambizioni del club.

Secondo quanto riferisce TuttoSport, la società nerazzurra sta vagliando diverse ipotesi (San Donato o l’ex area Falck a Sesto San Giovanni), ma negli ultimi mesi si sono intensificati i contatti con Invimit, la società che fa capo al Ministero dell’Economiae che gestisce il fondo di valorizzazione dei beni immobili dello Stato. A Invimitnel 2015 è stato dato l’incarico di recupero della zona di Milano di Piazza d’Armi compresa fra la Caserma Santa Barbara, il quartiere di Baggioe l’Ospedale San Carlo Borromeo (un progetto dell’architetto Freyrie prevede un eco quartiere con il terzo parco pubblico della città). Un’area vastissima di 45 ettari, ovvero 450mila metri quadrati dove potrebbe sorgere un super centro sportivo - ma non solo - paragonabile a quelli più importanti d’ Europa. Basti pensare che l’Etihad Campus del Manchester City inaugurato nel 2014 si estende su 33 ettari con 16 campi.

I vertici dell’Inter stanno discutendo con quelli di Invimit(a cui resterebbero circa 10 ettari dei 45), si parla di un investimento di 100 milioni per le opere di bonifica e urbanizzazione. E’ chiaro che in uno spazio del genere si potrebbe creare non solo una vera base per il settore giovanile - a Interellogiocano otto squadre -, ma creare un vero college per i ragazzi, erigere infrastrutture (negozi, ristoranti, alberghi, palestre) per rendere l’ambiente vivibile sette giorni su sette.

L’ Inter potrebbe costruire lì la sua nuova casa, compresa la nuova sede per avere maggiori spazi che oggi non è possibile ricavare negli uffici in Corso Vittorio Emanuele. Ma lo stesso discorso vale anche per la Pinetina: il valore affettivo è altissimo - fu costruita da Angelo Moratti a inizio anni ’60 -, ma il centro è all’interno di un parco che limita espansioni e l’aggiunta di edifici. Poter migliorare tutte le infrastrutture per la prima squadra, è un obiettivo dichiarato di Suning. Entro la fine del 2017 o nella prima metà del 2018, potrebbe arrivare una definizione dell’affare. A quel punto, ci vorrebbero almeno un paio d’anni per sistemare l’area e partire poi con i lavori finali.

(Fonte: Federico Masini, TuttoSport 3/10/17)