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CorSera – Inter, il labirinto di Suning e il potere di Zhang: le mani di Steven sulla cassaforte di famiglia

Il quotidiano scava nella società proprietaria del club nerazzurro e rivela importanti retroscena sul presidente Zhang junior

Alessandro De Felice

Steven Zhang azionista al 39% della cassaforte di famiglia che controlla l'Inter, via Hong Kong-Lussemburgo. Il Corriere della Sera rivela importanti dettagli sul gruppo Suning, proprietario del club nerazzurro, e sul presidente Zhang junior. Non solo l'erede designato che si sta facendo le ossa, ma un vero e proprio socio con una partecipazione rilevante all'interno della Suning Holdings Group.

Il quotidiano parte dall'effetto Coronavirus sulla Suning.com, il gigante cinese di negozi di elettronica controllato da Jindong Zhang: "Alla Borsa di Shenzhen vola, è ai massimi da un anno. Eppure il gruppo ha perso il 7% del fatturato a 7,2 miliardi nel primo trimestre 2020 e segnato un «rosso» di bilancio di 69 milioni. Possibile? C’è un motivo ben preciso: il boom di vendite sul web (tra l’altro Alibaba con Taobao è il secondo più importante socio con il 20%) e le aspettative degli investitori che vedono un’ulteriore crescita dei ricavi. Insomma la Borsa guarda avanti e la prospettiva che il gruppo sia in grado di compensare rapidamente la perdita di fatturato «fisico» ha messo le ali ai titoli. I ricavi complessivi del 2019 erano stati di 33,9 miliardi (+9,9%) con 1,2 miliardi di utile (-26%). Siamo nel cuore industriale dell’impero Zhang. La Suning.com di Nanchino è una delle più grandi aziende private cinesi. Il patron del gruppo ha anche un ruolo politico poiché da anni è uno dei 3 mila membri dell’Assemblea nazionale del Popolo, il parlamento nazionale sotto stretto controllo del Partito".

Ma il puzzle è più complesso e può essere messo insieme grazie ai documenti societari e le carte depositate in Borsa a Shenzhen. Per quanto riguarda Suning.com, "Zhang senior è salito dal 48 al 50% di una finanziaria (Suning Appliance) titolare del 20% dell’azienda quotata. Sembra poco ma è un 2% che fa la differenza nei delicati equilibri di governo delle società quotate. E poi possiede direttamente il 21% e indirettamente un altro 4% circa. In sostanza ha il controllo del gruppo con il 33% tra quote dirette e indirette".

A tutto questo bisogna aggiungere che l'Inter è legata alla piccola partecipazione indiretta, ovvero il 4% della Suning Holdings Group (Shg), società che fece l’acquisizione del club. "In alcuni documenti ufficiali si fa riferimento a questa società come «multinazionale cinese operativa nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo» (lo dice il bilancio dell’Inter), o come «proprietaria di Suning.com» (lo dice il sito web della stessa Shg). Ma in realtà, come abbiamo appena visto, ha «solo» il 4% del gigante dell’elettronica. Shg è concentrata su altri business, dalla finanza ai media all’immobiliare, anch’essi con fatturati miliardari. E controlla le attività sportive, Inter compresa".

E proprio nella Suning Holdings Group che si colloca Steven Zhang: "È una partecipazione rilevante in una «posizione» strategica. Per arrivare a Milano, poi, bisogna passare dalla Suning Sports International di Hong Kong che controlla in Lussemburgo la Great Horizon, titolare del 68,5% dell’Inter. Dunque con il 39% della società «madre», la Z di Zhang (junior) è ancor più evidente sulle maglie nerazzurre".

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