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editoriale

Mercato: Milan e Inter, un anno fa tutto diverso. Tanti proclami, quali cinesi…

Redazione1908

Un anno dopo le situazioni di Inter e Milan si sono invertite

Solo un anno fa il Milan veniva incoronata società regina del mercato: Musacchio, Rodriguez, Kessié, André Silva, Borini, Calhanoglu, Conti, A, Bonucci, Biglia, Kalinic. Una vera e propria rivoluzione, un all-in da 191 milioni di euro. E l'Inter? Gli uomini mercato nerazzurri si sono districati bene tra blocco cinese e  impegnati in un mercato intelligente, fatto di innesti utili alla squadra, nonostante il blocco arrivato dalla Cina e Fair play Finanziario. In quei giorni sui social era tutto un tessere le lodi di Fassone e Mirabelli (i veri colpi di mercato, cit.), mentre dall'altra parte si attaccava senza mezze misure Suning. "I cinesi del Milan, loro sì che hanno i soldi", era uno dei commenti più gettonati. Ma si sa, è sempre il campo a parlare. Così, un anno dopo, nerazzurri e rossoneri vivono momenti diametralmente opposti. Da una parte l'Inter è tornata a 'riveder le stelle', dopo l'indimenticabile notte dell'Olimpico, mentre il Milan, bastonato dalla Uefa, attende con trepidazione la sentenza del TAS, cruciale per la stagione dei rossoneri.

Ecco come veniva percepita la potenzialità del Milan un anno fa[/caption]

E i cinesi buoni? Spariti, Yonghong Li non ha versato 32 milioni al fondo Elliot e adesso la società rossonera è nella mani del fondo americano con un futuro tutto da scrivere e ricco di incertezze. E i cinesi cattivi? In un anno i ricavi sono passati dai 267,6 di 12 mesi primi, ai 290 milioni di oggi tra ricavi, sponsor e diritti tv facendo segnare una crescita importante. Una crescita che sembra inarrestabile, a dispetto di quello che si diceva o degli hashtag (#suningout) che lasciano sempre il tempo che trovano. ed è di oggi la notizia che il colosso Alibaba Group ha annunciato la sua partnership strategica con Suning Sports. Chiaro come ci sia ancora da lavorare per colmare il gap con Juventus e Napoli, ma la strada intrapresa è quella giusta, nonostante i cinesi 'cattivi'.