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IL PUNTO SUL MERCATO

Nandez pista calda: chi storce il naso non ha capito la situazione. Keita solo se…

Alfio Musmarra

L'editoriale di Alfio Musmarra per FcInter1908.it. La situazione di Nandez e il possibile ritorno di Keita in nerazzurro

Partendo dal presupposto che non ci saranno fuochi d’artificio nel mercato nerazzurro l’ipotesi Nandez è tutt’altro che campata per aria.

L’uruguaiano è tatticamente duttile, può giocare da esterno di destra e quindi come sostituto di Hakimi, o come mezz’ala o trequartista. Dinamico, dotato di un’ottima tecnica di base, potrebbe essere quel jolly in grado di aiutare tantissimo Simone Inzaghi grazie alla sua poliedricità. Peraltro è integro dal punto di vista fisico ed è pronto ormai a fare il salto di qualità. Faccio fatica a comprendere chi storce il naso. Partendo dal presupposto che non esiste oggi un degno sostituto di Hakimi, portare a casa Nandez, spedendo a Cagliari giocatori che non troverebbero spazio a Milano mi sembra una soluzione più che conveniente.

Considerate le questioni economiche in cui versa il club bisogna ingegnarsi ed ecco perché il ritorno di Keita è una soluzione da prendere in considerazione a patto che si trovi una sistemazione per Pinamonti, il quale con un ingaggio impegnativo, diventa difficile da piazzare. Keità ha vissuto la sua miglior stagione proprio alla corte di Inzaghi e proprio per questo motivo un ricongiungimento potrebbe essere una soluzione intelligente che potrebbe rilanciare un giocatore che sembra sul viale del tramonto a dispetto dei suoi 26 anni. Perché Keità è tutt’altro che vecchio, sembrava destinato ad una carriera straordinaria, invece dal Monaco in avanti è stata una parabola che lo ha portato nell’anonimato o quasi. Detto questo ancora oggi non possiamo parlare di una trattativa vera e propria, siamo nella fase dei sondaggi quindi serve ancora del tempo per capire in che direzione si andrà.

 

Chiaro che vorremmo tutti avere una situazione societaria differente ma  ormai conosciamo bene lo stato dell’arte e dobbiamo rimboccarci le maniche senza piangerci addosso. Dobbiamo solo osservare positivamente giocatori che non hanno dato di matto facendo richieste fuori luogo e che in questi mesi complicati hanno sempre dimostrato senso di appartenenza. Tutti, nessuno escluso.

Dai titolarissimi a quelli che hanno avuto meno spazio, perché non ci sono stati mal di pancia, non ci sono state dichiarazioni sgradevoli. Ecco quindi una base solida su cui poter lavorare: su questo Inzaghi avrà il vantaggio di non dover partire da zero, con la consapevolezza che non gli si potrà di certo chiedere la luna.