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Eder: “Sono molto religioso. Leicester? Grato a Ranieri ma quando chiama l’Inter…”

Giovanni Montopoli

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport, all’attaccante dell’Inter, Eder. Ecco le sue parole: “Inter sì, Leicester no: per timore di perdere l’Europeo? Ma nooo: non sarei andato in Cina a giocare ma in Inghilterra… Ranieri mi ha...

Lunga intervista della Gazzetta dello Sport, all’attaccante dell’Inter, Eder. Ecco le sue parole: “Inter sì, Leicester no: per timore di perdere l’Europeo? Ma nooo: non sarei andato in Cina a giocare ma in Inghilterra... Ranieri mi ha chiamato e lo voglio ringraziare. Ma dovevo cambiare abitudini, vita, tutto in sei mesi. E non me la sono sentita, soprattutto quando dall’altra parte c’era una grande forza del calcio come l’Inter. Conte? Mi conosce, sa quel che posso dare. L’Europeo? L’Italia se la gioca con tutti. Da sempre. E poi, guardate ciò che successe nel 2006: della Nazionale parlavano tutti male ma poi. L’allenatore al quale devo tanto? Iachini: l’ho avuto alla Sampdoria e a Brescia, mi ha insegnato a stare nel calcio italiano. Cosa c’è oltre il calcio e la famiglia? La religione. Sono molto devoto a Santa Paolina, in Brasile, e qui in Italia alla Madonna della Guardia. Una volta alla settimana vado a Messa. Mi fa star bene. Quando incontrai la Fiorentina con la Samp non andò benissimo (come all’Inter)? Perdemmo 3-0 e mi fece davvero una gran bella impressione. E’ una squadra che ha identità, palleggia bene, che sta dimostrando davvero tante belle qualità. Chi toglierei ai viola?  Posso sceglierne due? Ilicic e Borja Valero. Handanovic dice,quando non riesci a vincere meglio non perdere? Sacrosanto: ha ragione. Vale sempre e come pensiero è buono anche per la trasferta di Firenze. Ripeto: dipende tutto solo da noi”.