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Il Giornale – Strama promuove Alvarez e insegue la settima vittoria di fila

Francesco Parrone

Claudio De Carli de Il Giornale, fa il punto sulle scelte tecnico-tattiche che Stramaccioni potrebbe fare oggi nella gara a Bologna: “Ci sono domande in una conferenza stampa di vigilia che dovrebbero essere vietate,così come certe...

Claudio De Carli de Il Giornale, fa il punto sulle scelte tecnico-tattiche che Stramaccioni potrebbe fare oggi nella gara a Bologna: "Ci sono domande in una conferenza stampa di vigilia che dovrebbero essere vietate,così come certe risposte.La partita più difficile è la prossima, per esempio, l’abbiamo già capito.Così come l’avversario tosto e ben organizzato che non ha la classifica che merita e dovremo stare attenti perché sanno far male. Ma fanno parte del cerimoniale come i biscotti nel the delle cinque, e in fondo non fanno male a nessuno, anche se non portano notizie. Per fortuna Strama le riduce all’osso e sorprende per il suo acume, mai banale, spesso concreto, abile nell’evitare certi spigoli, geniale nel nascondere la formazione. Ieri ha analizzato praticamente tutta la rosa,ha saltato solo Handanovic di cui aveva già dettato l’elegia giovedì notte dopo la graffiata sulla palla di Markovic. Probabilmente con Zanetti ha esaurito per prosciugamento strutturale gli aggettivi e quando viene tirato in ballo Cambiasso guarda il profano come per sincerarsi che stia bene: «Il fatto è - dice nel suo intercalare-,che ho un blocco di giocatori molto esperti e con grandi motivazioni». Ha salvato Guarin, ha mostrato sincero rammarico per l’infortunio di Coutinho ragazzo d’oro, di Palacio ha detto testualmente: «È uno dei giocatori di qualità che abbiamo davanti, il suo fiuto del gol è uno dei motivi che lo hanno portato all’Inter». Si stragode quelli della difesa a tre che oggi ripresenta e quando gli chiedono della prova opaca di Antonio Cassano in coppa, risponde sereno: «Nei tre davanti, finora,è quello che ha fatto meglio, non vedo nessun buon motivo per rinunciarvi». E qui fa nascere i primi sintomi sul depistaggio. La scorsa stagione non faceva che tessere le lodi di Pazzini, alla vigilia del Partizan spiegò che l’unico al quale non poteva rinunciare era Milito, sistemato poi regolare in panca. E c’è dell’altro. Quando gli hanno chiesto della Juventus che arriva giusto nell’anticipo di sabato sera, ha risposto che non ci pensa:«Non sono in grado di occuparmi oggi della terza partita che giocheremo». Quindi per coerenza Cassano sta fuori e naturalmente potrebbe avere qualunque significato tranne quello di una bocciatura. Il terzo indizio arriva dal commento su Alvarez che ha difeso convinto: «Sta bene, con il Catania si è presentato due volte davanti a Andujar e questo è il sintomo che ci sei. Se fa il gol casca San Siro perché aveva fatto una giocata che solo i grandi sono in grado di eseguire. Con il Torino è entrato e ha cambiato la partita, se è fuori dalla lista dell’Europa è solo perché in quel momento era infortunato, ma a gennaio rientra». A Bologna Alvarez ci sta. L’Inter a Bologna insegue la settima vittoria consecutiva fra Europa League e Serie A. Tra dicembre e gennaio della scorsa stagione, Ranieri ne mise insieme otto dopo il 2-1 di San Siro contro la Lazio. A quel punto spiegò che era arrivato il momento di scoprirsi, nel senso di non nascondere i propri obiettivi,e nel senso del gioco:siamo l’Inter. Ne prese due a Napoli in coppa Italia e in campionato a Lecce un gol di Giacomazzi diede il via al crollo:4-0all’Olimpico con la Roma, a San Siro passarono il Novara e il Bologna con un simpatico 3-0. Per fortuna Strama ha detto: «Vedo una crescita costante, ma sono conscio di una sola cosa: finora non abbiamo fatto ancora niente»".