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Christillin: “La Juventus parte acciaccata, Milan e Inter hanno qualcosa in più”

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Evelina Christillin, delegato UEFA nel consiglio FIFA, ha parlato anche della Juventus a La Gazzetta dello Sport

Matteo Pifferi

Intervenuta ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Evelina Christillin, delegato UEFA nel consiglio FIFA, ha parlato anche della Juventus:

Qual è il sentimento dominante del tifoso bianconero in vista della nuova stagione?

«Né pessimismo né occhi foderati di prosciutto. La Juventus parte acciaccata, questo è un dato di fatto, e sappiamo che la formazione che vedremo domani, senza Pogba, Szczesny e Chiesa giusto per citare i più importanti, non può essere definitiva. Dobbiamo essere ottimisti e proiettivi, certo è che Allegri, dicendo che la Juventus ha il dovere di provare a vincere lo scudetto, si è preso un bell’impegno».

Vede una Juventus ancora indietro rispetto alle milanesi?

«Io penso che in questo momento Milan e Inter abbiano qualcosa in più, noi abbiamo perso De Ligt e Dybala, ci siamo pure rinforzati ma lo stop di Pogba è stato un brutto colpo. Però Paul rientrerà e abbiamo un allenatore che vuole risalire la china dopo una stagione infelice. La società ha dimostrato fiducia con l’aumento di capitale, la campagna acquisti è stata prudente come era giusto che fosse in questo momento economico così particolare, ma io m’aspetto altri innesti e soprattutto uno scatto d’orgoglio dei bianconeri in una stagione un po’ pazza, interrotta dal Mondiale, che per la Juventus sarà cruciale, perché il 2023 sarà l’anno del centenario della proprietà Agnelli».

S’aspetta che Allegri incida di più rispetto alla passata stagione?

«Assolutamente sì. Nell’ultima partita mi è sembrato di vedere un po’ di confusione, soprattutto in fase difensiva, ma sono sicura che saprà trovare un equilibrio. Mi piacerebbe vedere una squadra più alta e più offensiva e poi mi aspetto molto anche da Vlahovic, che sta facendo ancora un po’ di fatica dopo la pubalgia ma quando sarà completamente recuperato farà la differenza. Speravo anche più partecipazione dai tifosi: mi ha stupito il numero non altissimo degli abbonamenti sottoscritti, ventimila tessere non sono numeri da Juventus».

L’acquisto che può fare la differenza?

«Dico Bremer, perché quando lo vedevo giocare nel Torino mi piaceva molto. Nella mia chat di juventini c’è anche l’ex calciatore Marco De Marchi e lui mi ha sempre detto che è il difensore più forte d’Italia. Chiellini mi mancherà ma lui e Bonucci non lo faranno rimpiangere».

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