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Le rivali / Di Francesco: “Roma in crescita, peccato per la sosta. Scudetto? Juventus favorita”

Matteo Pifferi

Le parole del tecnico giallorosso a Premium Sport

Derby, Scudetto ma, per questioni temporali, la priorità è Italia-Svezia. Lunga intervista concessa a Premium Sport dal tecnico della Roma Eusebio Di Francesco che ha parlato così della sfida di questa sera a San Siro:

"L’importante è vincere, dobbiamo portare a casa questa qualificazione perché è troppo importante per l’Italia e per tutto il sistema calcistico. In Svezia magari ci si aspettava una partita diversa anche se sappiamo che da quelle parti si gioca con grande fisicità. Noi non ci siamo espressi al meglio ma sono convinto che possiamo rifarci. La Nazionale in queste partite ha sempre tirato fuori quel qualcosa in più per potersi qualificare. Ricordo che nel 1982 nel girone eliminatorio abbiamo avuto grandissime difficoltà, nessuno avrebbe mai pensato che l’Italia avrebbe potuto vincere quel mondiale e invece è andata così".

Le condizioni della Roma?

"La squadra è in crescita, peccato per la sosta però fa parte del gioco. Speriamo di ripartire con lo stesso piede con il quale abbiamo finito. In questi giorni stiamo lavorando con i giocatori che sono rimasti. Quando si allena una grande squadra si sa che molti giocatori possono andare con le loro nazionali ma questo è anche un motivo d’orgoglio. Avremo poco tempo per preparare il derby, così come le altre squadre del nostro livello".

Cosa rappresenta il derby per Roma?

"Lo ricordo con un aneddoto che ho vissuto personalmente. La prima volta che giocavo un derby, siamo andati tutti sotto la curva prima della gara. A me non sono mai tremate le gambe prima di un match ma quella volta sì, è stata un’emozione unica: non è mai stata una partita uguale alle altre. Sarà una sfida d’alta classifica e voglio fare i complimenti a Inzaghi che sta facendo un ottimo lavoro. Ha grandi capacità di mantenere unito il gruppo in un ambiente non facile".

Le parole di Dzeko sullo Scudetto?

"Diciamo che glielo auguro... non ci poniamo limiti o obiettivi, sarebbe bello stare in alto il più a lungo possibile ma la strada è ancora lunga: ci vuole tempo per assimilare un nuova filosofia. Il Napoli ha eccellenti meccanismi e un ottimo allenatore ma ritengo la Juventus ancora la squadra da battere".