le rivali

Mirabelli: “Esonero Montella? Volevamo dare una scossa al Milan. Gattuso…”

Il direttore sportivo rossonero ha parlato del cambio in panchina e degli obiettivi del club: "Siamo in ritardo, ma faremo il meglio per recuperare"

Eva A. Provenzano

E' stata la giornata dell'esonero di Montella e dell'arrivo sulla panchina rossonera di Gennaro Gattuso. Di questo ha parlato su SkySport Massimiliano Mirabelli, direttore sportivo milanista:

-Il Milan è in rodaggio o ci sono errori tecnici di Montella nelle formazioni?

Come abbiamo detto spesso, una squadra nuova con tanti giocatori è difficile magari metterla in sesto subito. Abbiamo avuto più problemi di quelli che immaginavamo, siamo arrivati a questa decisione. Ringrazio sia Montella che il suo staff che sono ottimi persone e professionisti. Volevamo dare la scossa ad un trend negativo. Abbiamo costruito una rosa giovane e diciamo che ci aspettavamo di avere qualche punto in più.

-Le modalità in cui hai comunicato a Montella l’addio e poi è arrivato anche Gattuso al pranzo?

Neanche oggi siamo riusciti a litigare. Rimane un ottimo rapporto. Eravamo in collegamento con la Cina stanotte e con molta difficoltà gli ho comunicato questa decisione.

-Con Gattuso rapporto a tempo?

Gattuso è inutile presentarlo e dire cosa è stato da giocatore. Nel senso che con il lavoro e la determinazione è diventato un campione del mondo. Questa determinazione ce l’ha anche da allenatore. Nella vita non si sa mai. Non abbiamo pensato di fargli già il funerale, vediamo cosa succederà in questi mesi.

-Obiettivo sempre la CL?

Siamo in grande ritardo. Contiamo di guadagnare più terreno possibile. Oggi non possiamo dire zona Champions, sembra assurdo. Sappiamo di avere un handicap e cercheremo di fare il campionato bene, ma siamo in corsa anche in EL e Coppa Italia. Daremo tutto per arrivare più in alto possibile.

-Gattuso scelta coraggiosa o logica?

Gattuso non ha venti anni di panchina, altri allenatori sono arrivati in panchina senza l’esperienza di Rino. Crediamo possa dare tanto al gruppo, il dna di Rino è importante: può trasmettere il vero valore del mondo Milan, meglio non potevamo scendere.

-Cosa ha detto Ringhio quando gli hai comunicato che era il nuovo allenatore del Milan?

Certamente lui con gli occhi dice cose importanti. Era emozionato e si è catapultato subito a Milanello: ha già lavorato e pensato al lavoro dei prossimi giorni. La sua forza è il lavoro, la determinazione, ci darà soddisfazione anche nella veste dell’allenatore.

(Fonte: Ss24)