mercato nerazzurro

PANDEV, TONI, LEDESMA E I PIANI DEL MANCIO…

Daniele Vitiello

Countdown ormai avviato sulla finestra invernale del calciomercato. Intorno a Goran Pandev, Luca Toni e al piano di rafforzamento che vorrà attuare Roberto Mancini, neo manager del Manchester City, si registrano i maggiori movimenti....

Countdown ormai avviato sulla finestra invernale del calciomercato. Intorno a Goran Pandev, Luca Toni e al piano di rafforzamento che vorrà attuare Roberto Mancini, neo manager del Manchester City, si registrano i maggiori movimenti. L'attaccante macedone svincolatosi dalla Lazio dopo la decisione del Collegio Arbitrale della Lega farà ritorno nel club nerazzurro che lo aveva prelevato nel 2001 dal Belasica, formazione macedone, portandolo in Italia. L'ex attaccante biancoazzurro potrebbe essere a Milano già lunedì o martedì per le visite mediche, e successivamente firmare un contratto quinquennale da 3 milioni di euro a stagione. Per non incrinare i rapporti diplomatici tra Inter e Lazio, non è da escludere un "indennizzo morale" da recapitare a Roma, con l’ipotesi del prestito di Mattia Destro, attaccante della primavera, che in queste ore sta prendendo sempre più corpo. Più impervia la strada per definire il futuro prossimo di Luca Toni. Oltre alla Roma anche il Chelsea di Carlo Ancelotti avrebbe palesato un importante interessamento dovuto all'assenza forzata di Didier Drogba, impegnato per tutto il mese di gennaio con la Costa d'Avorio in Coppa d'Africa. Nel tentativo di chiarire una soluzione in divenire, oggi, intervenendo ai microfoni dell' emittente romana Centro Suono Sport, il procuratore Tullio Tinti ha confermato la volontà del suo assistito di decidere in tempi celeri (entro il 2 gennaio) la sua prossima destinazione, confermando la posizione privilegiata del club capitolino che potrà garantire all'attaccante modenese la possibilità di un maggior impiego, quindi un continuità necessaria per ambire a quella maglia azzurra in Sudafrica, vero obiettivo stagionale dell'ex giocatore viola. Perso Pandev, la Lazio nella prossima settimana stringerà per l'argentino ex Gremio Maxi Lopez, trattativa ormai in fase di definizione. Per la difesa, altro reparto che necessita di interventi mirati, si continua a tenere in forte considerazione la pista sudamericana che porterebbe al brasiliano Rever, a differenza di un Ballardini più propenso ad inseguire un "vecchio" allievo come Canini. Non bastassero i problemi sorti con Pandev, in casa Lazio resta da ridiscutere la posizione di Christian Ledesma. Scottato dalla sentenza che ha liberato l’attaccante macedone, e timoroso che lo stesso destino possa toccare al "ribelle" argentino, Lotito potrebbe prendere in seria considerazione l’offerta pervenuta da Torino: 5 milioni oppure la contropartita tecnica di qualche giocatore (Molinaro, Tiago o Giovinco). Nella corsa all’ ex perno del centrocampo biancoazzurro, oltre alla Juventus, c'è da registrare il forte inserimento del Napoli. Il presidente De Laurentiis avrebbe avviato già dei contatti proficui nei giorni scorsi, con il benestare del giocatore affascinato dall’ipotesi partenopea. L’esito del lodo risulterà comunque determinante: nel caso di risoluzione del contratto si aprirebbero scenari impensabili che coinvolgerebbe diverse squadre europee pronte ad inserirsi nella corsa al giocatore. Oltremanica non possiamo non considerare il piano di rafforzamento che avrà la possibilità di effettuare il Manchester City. Roberto Mancini non ha nascosto la volontà di pescare soprattutto in Italia elementi che possano accrescere il valore di una squadra chiamata a conquistare almeno un quarto posto in Premiere League. La lista della spesa recita nomi conosciuti al grande pubblico: Chiellini, Cassano, Gattuso, Kjaer, Pazzini e Ansaldi. Con la disponibilità economica del principe emirato Mansur bin Zayd Al Nahyandi nulla è impossibile, sogni pindarici compresi. L'avvento dell'ex tecnico dell'Inter ha tra le altre situazioni congelato la posizione di Robinho, corteggiato da diversi mesi dal Barcellona, designato erede naturale di Thierry Henry. La società gestita da all'Abu Dhabi United Group for Development and Investment potrebbe scatenare il classico effetto domino con trasferimenti, al momento, difficilmente immaginabili.