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Ag Touré: “Guardiola ride, poi pugnala. E’ vendetta. Fa storia, mai tanti ko con Mancini”

Dimitri Seluk ha parlato del momento dell'ivoriano coi Citizens e del rapporto col tecnico spagnolo

Andrea Della Sala

Yaya Touré continua a essere fuori dal progetto di Guardiola al Manchester City. Già a settembre ilt ecnico spagnolo e il suo agente, Dimitri Seluk, si erano beccati perché l'allenatore aveva escluso l'ivoriano dalla lista Champions. Ora il procuratore dell'ivoriano ha rincarato la dose:

CHAMPIONS - "Quando Yaya è stato lasciato fuori dalla squadra di Champions League, ho chiamato Pep Volevo chiedere a lui le sue ragioni, ma lui non mi ha richiamato. Ho anche provato a chiamare Txiki, ma anche lui non mi ha chiamato. Quindi non credo che il club mi può criticare per aver fatto un'intervista sul giornale quando non vogliono nemmeno parlare con me".

GUARDIOLA - "Pep parla di rispetto. Ma per ottenere il rispetto si deve dare. Prima che il City giocasse al Camp Nou, ho chiamato Pep di nuovo. Gli ho chiesto se potevamo incontrarci per parlare mentre era a qui a Barcellona. Ho anche chiamato Txiki. Ma non mi hanno ricontattato. Ho inviato loro anche dei messaggi, ma ancora una volta niente. Ho i tabulati telefonici per dimostrare questo.

SCUSE - Non li stavo chiamando per scusarmi. Perché dovrei scusarmi se non ho colpe e ho solo detto la verità? La mia idea era quella di parlare da uomo a uomo, per scoprire come possiamo andare avanti nell'interesse del City e di Touré. Tutto quello che ho ottenuto è stato il silenzio. Quindi deve essere chiaro a tutti che Pep non cerca scuse. E' una sua scelta quella di mettere Mansour e i tifosi del City contro un giocatore che ama il club".

VENDETTA - "Pep sta permettendo al suo ego di prendere decisioni che non sono nel migliore interesse del Manchester City. Questa è la sua vendetta. Ed è personale, non professionale. Ho chiesto al City in estate se volevano vendere Yaya e mi hanno detto che era parte del piano. Credo che il piano sia quello di umiliare Touré. Yaya non è l'unico. (Joe) Hart e (Samir) Nasri hanno pagato anche perché sono grandi personalità. Pep non vuole lavorare con gli uomini. LUi vuole lavorare con i giocatori che sono molto giovani perché li può controllare come i bambini. Pep ti sorride, ti fa credere che è il tuo migliore amico. E poi ti tradisce".

MANCINI - "Pep sta facendo la storia. Mancini non ha mai disputato così tante partite senza vincere e nemmeno Pellegrini. Pep sapeva che aveva bisogno di Yaya in questo periodo. Yaya sarebbe stato perfetto per giocare contro il Manchester United. Ma invece di ingoiare il suo orgoglio e chiedere a Yaya di giocare, ha preferito perdere un derby. Non credo che i tifosi del City saranno felici di questo."

FUTURO - "Yaya non lascerà a gennaio anche se in tal modo aiuterebbe l'allenatore in carica, ma non prenderà la via più facile. Yaya è un professionista. Lui è in gran forma. Potrebbe giocare domani. Lui ha dato tutto al City per quasi sette anni ha fatto la storia come Hart e Nasri e poi si sono stati trattati da Pep come il nulla. Yaya dovrebbe essere un ambasciatore per il Manchester City quando va in pensione. Se qualcuno merita delle scuse sono Yaya, i tifosi, lo sceicco Mansour da Pep Guardiola."

(Daily Mirror)

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