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Barella, il rilancio dell’Inter è pronto. Ma Giulini insiste e chiede uno tra Bastoni e Dimarco

Andrea Della Sala

L'Inter offrirà 40 milioni più 5 di bonus per il centrocampista del Cagliari

L'Inter è sempre molto interessata a Nicolò Barella e spera di riuscire a chiudere in fretta per il centrocampista che piace tanto a Conte. Il tecnico lo vorrebbe prima della partenza per l'Asia.

"Il futuro di Nicolò Barella verrà deciso entro metà della prossima settimana fra il presidente del Cagliari Tommaso Giulini e l’amministratore delegato dell’Inter Beppe Marotta, a Milano. Il braccio di ferro sta per concludersi, i due dirigenti si sono sentiti anche di recente per telefono e si risentiranno domani per fissare il giorno, l’ora e il luogo dell’appuntamento, che entrambi ritengono decisivo. Ad avvalorare la volontà di concludere l’affare ci sono anche le recenti parole dello stesso Marotta, che ha affermato che Radja Nainggolan non rientra più nei progetti dell’Inter. Il ruolo dell’ex Cagliari e Roma è molto simile a quello del giovanissimo centrocampista rossoblù e della nazionale, per cui si può ritenere che la casella del belga in mezzo al campo sia già stata prenotata per Barella, che a fronte dell’offerta della Roma non ha mai fatto mistero di preferire Milano come destinazione. Nel faccia a faccia con Giulini l’Inter rilancerà rispetto ai 35 milioni più 5 di bonus iniziali, proponendo stavolta 40 milioni più 5 di bonus sotto varie forme, e avvicinandosi dunque ai 50 milioni di valutazione che Giulini ritiene giusti per il suo gioiello. Dal suo canto, il presidente del Cagliari potrà accettare e firmare o avanzare a sua volta una nuova proposta, che prevede il pagamento cash di 36 milioni più l’intero cartellino del difensore centrale del Parma Alessandro Bastoni, o dell’esterno difensivo di sinistra Federico Di Marco, anche lui dal Parma via Inter. A quel punto la palla tornerà nella metà campo di Marotta, che potrà accettare o ribadire che oltre i 40 milioni più 5 di bonus l’Inter non è disposta ad andare. Sarà comunque fondamentale il faccia a faccia tra i due dirigenti, perché è solo con il confronto diretto che sarà possibile raggiungere quell’accordo che tutti sembrano volere, ma che ancora non si trova", riporta La Nuova Sardegna.