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Ben 29 assenze. Le nazionali hanno ridotto all’osso la rosa dell’Inter. Impossibile…

Riccardo Fusato

Pochi ma buoni alla Pinetina. La diaspora per le nazionali infatti ha creato una situazione surreale in casa Inter

Pochi ma buoni alla Pinetina. La diaspora per le nazionali infatti ha creato una situazione surreale in casa Inter. A disposizione di Luciano Spalletti sono rimasti soltanto Borja Valero, Dalbert, Gagliardini, Ranocchia e Karamoh. Il francesino arrivato all’ultima curva di mercato insomma ha sparigliato le carte, rendendo impossibile... un doppio. In compenso ci sono tutti i portieri: più di un paio di guantoni ogni due giocatori di movimento. Documentazioni visive però è difficile averne. E’ andato in nazionale anche il fotografo. Tante big hanno destini comuni, vero. Ma questi numeri sono difficili da pareggiare perché ai 14 giocatori della prima squadra - compresi Pinamonti e Vanheusden, alla prima con l’Under 21 belga - convocati dalle rispettive nazionali (erano 15, ma Jovetic nel frattempo è passato al Monaco) ne vanno aggiunti altri 15 che hanno raggiunto le varie selezioni giovanili. Impossibile quindi integrare il gruppo con dei Primavera. Complice una rosa di 23 giocatori e il lavoro a parte degli infortunati Cancelo (terapie dopo la distorsione al legamento del ginocchio destro accusata proprio nel ritiro del Portogallo) e Santon, è però diventato impossibile anche allenarsi. Figuriamoci organizzare la consueta amichevole del sabato del villaggio, quando alla Pinetina ritrovava il sorriso e segnava addirittura Gabigol.

(Gazzetta dello Sport)