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Calhanoglu, leader dell’Inter e decisivo nei big match: “E quel momento con Dybala…”

Alessandro Cosattini

Ancora una volta decisivo. C’è di nuovo lo zampino di Hakan Calhanoglu nella vittoria dell’Inter di Simone Inzaghi nel derby d’Italia

Ancora una volta decisivo. C’è di nuovo lo zampino di Hakan Calhanoglu nella vittoria dell’Inter di Simone Inzaghi nel derby d’Italia. Si è presentato sul dischetto una volta e poi anche la seconda, nonostante l’errore nel primo penalty. Si è vista tutta la personalità del turco, decisivo nei momenti chiave della stagione fin qui. Ne parla anche il Corriere dello Sport oggi, in un focus dedicato proprio a Calha.

Calhanoglu si è tappato le orecchie per tenere ancora vive le speranze scudetto dell'Inter. Di cui è dovuto diventare leader nei momenti di difficoltà, quasi all'improvviso, quasi senza sapere ancora se poterlo essere davvero fino in fondo o no. In Champions a volte ha giocato un po' a nascondino, in campionato alla fine c'è la sua firma nei punti pesanti conquistati contro Milan e Napoli, Roma e ora Juve. Nel 2022 non aveva ancora segnato, ha scelto il momento più importante nella serata più importante contro l'avversario comunque più atteso. A proposito di rigori pesanti contro grandi squadre: in serie A, dal dischetto, Calhanoglu ha segnato 5 volte su 5 tentativi, contro Roma, Lazio, Milan, Napoli e ora Juventus. Quando c’è più bisogno, insomma, Calhanoglu c’è. E ha la fiducia dei compagni, perché dopo il primo errore c'era pure Lautaro Martinez che quel rigore l'avrebbe potuto e voluto tirare, salvo poi ripassargli quella palla sempre più pesante", si legge.

Il CorSport torna poi sul passaggio di Calha in estate dal Milan all'Inter e si sofferma in particolare su un episodio che ha visto protagonisti ieri all'Allianz Stadium proprio il turco e Paulo Dybala, che non rinnoverà il proprio contratto con la Juventus a giugno: "Da ieri sera però può di nuovo cambiare la stagione dei nerazzurri e quella di Calhanoglu pure, con l'obiettivo comune di difendere il tricolore sul petto, motivazione supplementare per il turco che di restare di nuovo nella metà di Milano che vede fare festa ai rivali non ha per nulla voglia. Calhanoglu, un po' di pressione, proprio con quel rigore segnato al secondo tentativo, l'ha tolta dalle spalle di tutta l'Inter. E pure di se stesso, al centro com'è di una stagione in cui è chiamato a dare risposte settimana dopo settimana, con quell'eredità di Christian Eriksen che forse non pensava potesse essere così difficile da gestire. 

C'è poi un altro momento che nel rumore di uno Juve-Inter tanto per cambiare controverso rischiava di scivolare via. Quello in cui Calhanoglu si è pure speso in un gesto tutt'altro che scontato. Quando al momento della sostituzione è andato da Paulo Dybala per abbracciarlo e salutarlo, sapendo come la serata del collega argentino fosse comunque più difficile che per tutti gli altri giocatori in campo, si legge sul quotidiano.

(Fonte: Corriere dello Sport)