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Carnevali: “Il Barcellona mi chiese Sensi. Conte il migliore in Serie A. Sullo scudetto…”

Lunga intervista del Corriere dello Sport all'AD del Sassuolo Carnevali

Alessandro De Felice

La prima partita senza il patron Giorgio Squinzi. Il Sassuolo si prepara ad affrontare l'Inter nel ricordo del presidente, tanto amato da calciatori, staff e tifosi neroverdi e scomparso lo scorso 2 ottobre. Alla vigilia della sfida di campionato contro la squadra di Conte, l'amministratore delegato Giovanni Carnevali ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport, nella quale ha parlato del match e dei calciatori nerazzurri che hanno vestito la maglia del Sassuolo, Sensi e Politano.

Che rapporto aveva Squinzi con lo spogliatoio?

"Considerava i giocatori un po’ i suoi figli e quando c’era da cederne uno, per me era un problema perché non aveva piacere a veder partire i suoi ragazzi. Le trattative per cedere Defrel, Sensi e Politano gliele ho svelate quando stavamo per firmare".

Sassuolo-Inter per Squinzi, milanista doc, era sempre un match 'sentito'

"Ogni volta che batteva l’Inter metteva una targa nel suo ufficio. Lo faceva soprattutto perché durante la scalata del Sassuolo dalla C alla A parlava sempre del suo desiderio di sconfiggere l’Inter a San Siro. Traguardo raggiunto. Tante idee e tante cose che ha detto si sono realizzate. Sosteneva che con l’impegno, le motivazioni, la generosità, il sacrificio e soprattutto l’umiltà tutto è possibile. Aveva ragione".

Che Inter si aspetta domenica?

"Una squadra forte che proverà a vincere per dimenticare il ko con la Juventus".

Sensi è l'Iniesta italiano?

«Rispondo raccontandovi un retroscena: quando sono stato a Barcellona per la trattativa Marlon, uno dei dirigenti del Barcellona mi ha chiesto informazioni proprio su Sensi. Lo conoscevano e lo seguivano anche loro, ma l’Inter è stata più rapida. Abbiamo chiuso l’affare di venerdì, al termine di una riunione lampo nella sede nerazzurra alla quale ha partecipato anche Conte. Il lunedì successivo avrei avuto un appuntamento importante con un club straniero. Brava l’Inter a puntare sul ragazzo con più determinazione rispetto agli altri".

Che effetto le fa vedere in nerazzurro Politano e Sensi, due dei vostri ragazzi?

"E’ una soddisfazione aver dato loro l’opportunità di arrivare in una grande. Dietro a tutto questo c’è il lavoro dell’intera società".

Sassuolo Inter sarà anche la sfida tra lei e Marotta.

"Beppe è un amico vero. Il nostro rapporto è iniziato oltre 30 anni fa, dopo anche avevo finito di giocare nella Solbiatese. Mi ha voluto con lui al Monza e poi al Ravenna e al Como. Mi ha dato la possibilità di iniziare a lavorare nel calcio ed è stato il mio maestro. Con gli anni il nostro rapporto è diventato ancora più stretto e sono stato pure il suo testimone di nozze".

Se lo batterà, è pronto a offrirgli una cena per consolarlo?

"Volentieri, ma pagargli una cena è complicato... Anche sabato comunque ceneremo insieme: ci è capitato spesso prima di una partita e non abbiamo mai parlato del match del giorno dopo".

Conte è il miglior allenatore italiano?

"Dico di sì e allargo il concetto a tutti i tecnici che sono attualmente in Serie A".

Chi vincerà lo scudetto?

"La Juve perché è la più forte. In campo e anche dietro la scrivania. Rispetto al passato, però, il gap con l’Inter si è ridotto".