Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Inter senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con FC Inter 1908 per scoprire tutte le news di giornata sui nerazzurri in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
primo piano
"Un’altra Roma. Non nei singoli, perché la formazione potrebbe essere uguale a quella che ha travolto il Cagliari, ma nello spartito tattico e negli aggiustamenti: non sarà né il 4-3-3 che abbiamo visto nelle prime tre partite della gestione De Rossi né il 3-5-2 in stile Mourinho". Apre così il Corriere dello Sport il suo focus su come la Roma affronterà l'Inter tatticamente stasera all'Olimpico. Si legge: "Sarà un ibrido molto spallettiano, una difesa a tre e mezzo che chiede molto sacrificio a El Shaarawy, non a caso elogiato in maniera approfondita dall’allenatore in conferenza stampa. Non si tratta di perdere l’identità, che rimane propositiva e ambiziosa, ma di rispettare l’Inter che ha una struttura più ricca e collaudata.
De Rossi ha pensato che sfidare Lautaro e Thuram uno contro uno, come sarebbe capitato in caso di difesa a quattro canonica, sarebbe stato molto pericoloso. Per questo ha provato in settimana una sorta di 5-3-2 nella fase difensiva che preveda l’allineamento di El Shaarawy quasi sulla linea dei centrali e Angeliño più dentro al campo a supportare Mancini e Llorente, specialmente contro Lautaro che transiterà spesso da quelle parti. Naturalmente il gioco della compattezza vale a maggior ragione sull’altro lato dove Karsdorp farà il terzino o l’esterno a seconda delle circostanze e Dybala sarà lasciato abbastanza libero dalle rincorse senza palla che potrebbero stressarne i muscoli. Cristante e Pellegrini si alterneranno infine nel pressing su Calhanoglu: spendere un uomo per fermare il playmaker più in forma del momento sarebbe forse deleterio, se i compagni di reparto chiamati Mkhitaryan e Barella si sentissero poi liberi di divertirsi".