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E’ una Cina 6 volte nerazzurra: Pechino frena gli investimenti esteri ma non l’Inter perchè…

Procede a gonfie vele il matrimonio tra l'Inter e Suning

Redazione1908

Procede a gonfie vele il matrimonio tra l'Inter e Suning. Anzi, ben presto il gruppo cinese potrebbe rilevare anche il 30% che ancora appartiene ad Erick Thohir. Nell'ultimo anno, poi, Suning ha dovuto fare i conti anche con la politica del governo di Pechino, che ha stretto sugli investimenti all'estero chiedendo ai colossi nazionali di investire soprattutto nell'economia domestica e di farlo all'estero con ricadute e benefici sullo sviluppo interno. Ed è proprio questo che ha fatto Suning con l'Inter, rendendo la società nerazzurra particolarmente ben vista presso il governo.

"La politica di espansione di Suning è però andata nella direzione del governo, deciso a mantenere i capitali nei confini cinesi. L’Inter ha aperto sei Academy per giovani a Pechino, Shanghai, Nanchino, Chengdu, Shenyang e a Hong Kong (sarà inaugurata tra luglio e agosto). Un progetto di formazione che coinvolge 8 mila ragazzi e 120 allenatori locali. Un segno tangibile in patria dell’importanza dell’investimento di Suning nell’Inter e un ritorno concreto per il governo di Pechino. Così come l’acquisizione dei diritti televisivi per la Cina dei maggiori campionati esteri (tra cui la serie A) da parte di Pptv, società controllata da Suning. Le politiche d’investimento di Zhang stanno portando a un’apertura nei suoi confronti, da qui l’ok a trattare l’acquisizione del 30 per cento ancora nelle mani di Thohir", spiega oggi il Corriere della Sera.

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