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Euro 2016, Collina: “Ecco le nuove regole. Attenzione al gioco violento…”

L'ex arbitro internazionale oggi a Coverciano con i giocatori della Nazionale e lo staff tecnico per spiegare le novità di regolamento che verranno introdotte agli Europei di Francia

Francesco Parrone

Con l'Europeo a pochi giorni dall'inizio, il gruppo azzurro di Antonio Conte lavora per farsi trovare pronto al grande impegno. Presente questa mattina nel ritiro di Coverciano - dopo aver fatto visita anche alle altre nazionali partecipanti - per spiegare alcune delle novità regolamentari previste per il torneo in Francia, il designatore Uefa, Pierluigi Collina, ha parlato così ai giornalisti presenti: "È importante che tecnici, giocatori e arbitri parlino la stessa lingua sul terreno di gioco - le parole di Collina-. Quest'anno ci sono delle numerose modifiche, alcune anche interessanti. Abbiamo parlato di queste, di come è cambiato il "triple punishment" ossia se il tentativo del giocatore in area è onesto non sarà più punito con cartellino rosso e rigore, ma solo col giallo e col rigore. Fuori dall'area non cambia niente, non cambia neppure per falli violenti o falli di mano. Non c'è ammonizione obbligatoria per un fallo di mano che interrompe un passaggio. Un giocatore infortunato poi non è più obbligato ad uscire dal campo lasciando la squadra in 10 dopo un fallo, se le cure necessarie sono brevi. Queste sono le modifiche di maggior impatto. Rizzoli? Abbiamo parlato solo di regole, indicazioni e interpretazioni".

SUL RAPPORTO CON I GIOCATORI - "I giocatori? Ho incontrato anche altre nazionali, con l'Italia c'è stata una buona interazione. Erano molto interessati ad approfondire certi temi".

LE ALTRE NUOVE REGOLE APPORTATE -"L'obiettivo era quello di mettere tutti nelle condizioni di fare il proprio lavoro al meglio - ha proseguito l'ex fischietto - I tackle violenti? Il calcio deve proteggere l'integrità fisica dei protagonisti... . I rischi di contatto aumentano e dobbiamo calmierare con una maggiore attenzione a certi interventi. Non volontarietà, ma potenzialità di fare male all'avversario. Ci vuole rispetto per l'avversario e non metterlo nelle condizioni di subire un infortunio. Il fallo del portiere? C'è modo e modo di mettere le mani, quello che l'arbitro deve valutare è l'intenzione e la possibilità di giocare il pallone. Se c'è l'intenzione e la possibilità di giocarlo, abbiamo pensato che il giocatore potesse meritare un premio ed evitare l'espulsione.

LE ASPETTATIVE SUGLI ARBITRI - "Ho grande fiducia nella mia Nazionale, che è fatta di 18 arbitri e di tutto lo staff. Siamo più di 110 coinvolti in questo europeo. La mia Nazionale è un'altra".

PENSIERO SULLA SCOMPARSA DI MUHAMMAD ALI - "Lo ricordavo nelle figurine "campioni dello sport" quando ero piccolo. Diceva "muoversi come una farfalla e pungere come un'ape", non mi dispiacerebbe usarla per gli arbitri di questo Europeo".

dal nostro inviato a Coverciano, Daniele Vitiello

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