FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

primo piano

Gasperini: “Il calcio è drogato, Gagliardini in Nazionale lo dimostra. Conti e Kessiè…”

Nell'intervista concessa a 'L'Eco di Bergamo', Gasperini ha espresso un pensiero su tutti i giovani talenti sfornati da questa super Atalanta. Curiosa la critica alla chiamata in azzurro del centrocampista Gagliardini

Dario Di Noi

Nel corso dell'intensa intervista concessa a 'L'Eco di Bergamo', Gian Piero Gasperini ha riservato un commento speciale a tutti i giovani talenti sfornati nella sua gestione all'Atalanta. Sono tanti, sono forti e le big italiane già li desiderano. Molti sono stati accostati all'Inter (Kessiè, Caldara e Conti su tutti). Questi i commenti di Gasperini, tra cui la curiosa critica alla chiamata azzurra per il '94 Gagliardini.

GIOVANI - "All’inizio i percorsi di crescita e le gerarchie vanno rispettate. Ci mancherebbe. Ma sono cambiate tante cose, la crescita di alcuni giovani è stata esponenziale. Ad agosto era pronto Kessiè, nessuno degli altri. I miglioramenti dipenderanno dalla crescita di tutti. Ma dei giovani ancora non conosciamo i limiti".

GAGLIARDINI - "Gagliardini in Nazionale? Ah, questo è il segnale che il calcio di oggi è drogato. Dopo 3 partite in Serie A non vai in Nazionale. Gliel’ho già detto al Gaglia: non credere che adesso ti risparmierò una sola sfuriata… Le mie sfuriate stanno diventando celebri? Ho l’abitudine di essere franco e spesso mi rapporto con i ragazzi con toni molto forti, anche un po’ offensivi sul piano verbale. E’ il modo per motivarli. Io sono molto chiaro. Gagliardini può diventare, con debite proporzioni, un Pogba bianco. Lì c’è tutto, dipende da lui. Motivazioni per lui? Con Gaglia avevo quasi perso le speranze. Avevo relazioni incredibili di quando era a Cesena, poi era sparito. Arrivato qui ho capito: adorava giocare per il tocco, si allenava per piacersi. Ora spero che sia cambiato. Prima del Pescara, quindi già dopo la partita con il Napoli, volevo fare turnover, e il martedì ho provato lui, Grassi e Spinazzola. Il mercoledì ho fatto giocare gli altri, e il giovedì ho parlato con loro: “Se siete così frilli, non avete capito niente”. Gagliardini ha reagito. Prima del Napoli in settimana l’avevo visto fare cose pazzesche. Spero che lui abbia capito che deve sempre essere così".

SPINAZZOLA - "Altro giocatore con potenzialità incredibili. Sulla fascia se mette il turbo non lo prendi più. Ma serve anche altro. Stiamo parlando di giocatori che possono arrivare al top. E per top intendo giocare stabilmente in una delle prime tre squadre della Serie A. Adesso tocca a loro. La fortuna è che sono tutti bravi ragazzi. Crescere a Zingonia li ha salvati dal sistema che trita tutto".

CALDARA - "Ha tutto, a partire dalla testa. Adesso deve lavorare, crescere, accumulare esperienza. Sarebbe forte anche a quattro, certo. La sua forza è il cervello. Da dieci, sempre".

CONTI - "Uno che mi ha sorpreso? Conti. Non pensavo ad un’evoluzione così rapida. In estate a Leeds con una spallata lo avevano spostato di 10 metri. Mi sono detto: servirà molto tempo. Provate a spostarlo adesso…"

KESSIE' - "Chi è il più pronto per una big? Kessiè è pronto di natura per la sua forza fisica. Ma non ha esperienza. Io credo che un anno intero di A serva a tutti. Accumulare conoscenze è decisivo. Quindi niente mercato? Vale un concetto già chiaro: ogni cessione, anche eccellente, servirà per rinforzarci".

SPORTIELLO - "Se rivedremo Sportiello? Senza dubbio, è un mio dovere recuperarlo. Non può aver perso le sue qualità".

KURTIC e GOMEZ - "Kurtic il segreto? E’ il giocatore che ci ha permesso di trovare l’equilibrio. Ma con lui, come con tanti altri, mi piace alzare continuamente l’asticella. Le potenzialità ci sono. Gomez? Ora segna da due gare di fila. Com’è la storia dell’asticella?".

(Fonte: L'Eco di Bergamo)