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Giulini: “Prezzo di favore all’Inter per Barella? No, anzi. Nainggolan regalo non previsto”

Marco Astori

Le parole del presidente del Cagliari

Nel corso di un'intervista concessa ai microfoni del Corriere della Sera, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini ha parlato del mercato operato dal club sardo, ma non solo.

Dopo aver venduto Barella all'Inter avete speso molto.

«Abbiamo reinvestito il 100 per cento per salire di livello. Barella l'ho visto crescere dalla Primavera alla Nazionale ed è stato molto bello, sostituirlo con Nandez e Rog credo ci abbia migliorato. Nainggolan è il regalo non previsto e pesa parecchio sul budget. Simeone lo volevamo in prestito, ma per l'infortunio di Pavoletti lo abbiamo comprato».

Ora è più utile Cagliari a Nainggolan che viceversa?

«Lui riceve tanto affetto. Ha bisogno di tornare a combattere per valori sportivi importanti: fa bene a lui e a noi. Ci farà vincere rapidamente».

I buu razzisti di Cagliari hanno sorpreso tutti all'inizio. Poi si sono ripetuti.

«Mi fa piacere che in Italia siano stati una sorpresa, rispetto all'estero: la parte più frustrante, con la storia di emigrazione che abbiamo, è essere bollati come una città razzista. Anche se sono stati pochi imbecilli solo al momento del rigore di Lukaku, o del bresciano Donnarumma, ciò non toglie che tutto questo vada eliminato».

Come?

«Con più steward, con l'aiuto degli altri tifosi e la tecnologia. Ma bisogna lavorare sui bambini: la nostra scuola di tifo insegna a non tifare mai contro l'avversario».

Ha ancora azioni Inter?

«Così frazionate che sono invendibili. Ma a qualche mio tifoso non piace molto».

Di certo non avete fatto un prezzo di favore per Barella.

«No, anzi» (ride).