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Godin-De Vrij-Skriniar: il progetto di Conte all’Inter parte da dietro. E c’è un dato clamoroso

L'Inter ha voluto costruire un reparto difensivo di livello mondiale

Marco Astori

A gennaio l'Inter ha messo a segno un colpo di livello assoluto: Diego Godin a parametro zero. Ma lo sceriffo è solo l'ultimo, a livello temporale, di affari grandiosi in difesa: prima Milan Skriniar, preso dalla Sampdoria per 18 milioni più Caprari, poi Stefan De Vrij, capolavoro a zero dalla Lazio. Ed ecco qui, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, che il gioco è fatto: "Il progetto contiano ad Appiano è così partito dai tre dietro. Perché quando Antonio cercava ancora il centravantone per sostituire Icardi, la difesa era già bella che fatta. E che difesa. Il varo della GDS non è stato dei più semplici, causa acciacchi di Godin prima e De Vrij poi, ma il terzetto di giganti una volta formato ha davvero alzato il muro davanti ad Handa. Certo, c'è stata la serata del Camp Nou e la doppietta di super Suarez con qualche colpa di Godin (sul secondo gol), ma al di là di Barcellona l'Inter con la difesa-tipo non ha concesso nulla.

Che dato

In Serie A Godin, De Vrij e Skriniar hanno giocato insieme 270' contro Udinese, Milan e Lazio e Handanovic non ha preso gol, subendo una media di appena 3,3 tiri nello specchio: insomma, se l'Inter ha la difesa record c'è un grande merito del portiere sloveno (vedi la notte dei miracoli con la Lazio), ma la difesa della GDS è stata quasi senza sbavature. Dei tre, il più a suo agio è stato fin qui De Vrij. L'olandese, in mezzo, centellina gli allunghi e garantisce un buon piede. A sinistra Skriniar è il solito cagnaccio: qualche sua sbavatura in fase di ripartenza c' è stata, per il resto Milan è una garanzia. E Godin? L'Inter ha iniziato il mercato con lui: un buon motivo per affidargli i gradi di leader, perché l'esperienza che ha lo Sceriffo non c'è l'ha nessuno".

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