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“Maresca sempre tu, anche al Var”. Ecco a cosa si riferiva Conte. Frase da censurare da parte…

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Tensione alle stelle nel finale di Udinese-Inter, Maresca protagonista in negativo

Gianni Pampinella

Il Milan ha perso e l'Inter non ne ha approfittato. A Udine i nerazzurri sono stati imbrigliati da Gotti e come spesso accade in questo tipo di partite, la squadra di Conte fatica a sbloccare il risultato. Ancora più difficile se uomini chiave come Lukaku, Lautaro e Hakimi non sono in giornata. Nel finale poi la tensione con l'arbitro Maresca autore di una pessima direzione che ha mandato su tutte le furie Conte. "È incandescente la coda di una partita brutta, senza gol, con i nerazzurri bloccati dall’Udinese e condizionati da un pesante errore di Maresca che al 25’ del primo tempo non espelle Arslan, già ammonito, per un fallo su Lukaku", sottolinea il Corriere della Sera.

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"Il finale diventa una tonnara, con l’arbitro che al 90’ caccia Conte per proteste e a fine partita sventola il rosso pure a Oriali. Il tecnico si lamentava del poco recupero, Maresca gli ha mostrato in sequenza giallo e rosso. L’allenatore non ci ha visto più. «Sei sempre tu Maresca, pure al Var», riferimento al rigore non fischiato a Perisic in Inter-Parma".

"Al rientro nel tunnel degli spogliatoi è esploso il caos, si è sfiorata la rissa. A incendiare gli animi è stato proprio Maresca che si è rivolto agli interisti con una frase da censurare: «Bisogna saper accettare quando non si vince». Provocato, Conte si è infuriato. C’è stato un faccia a faccia durissimo, tra urla e imprecazioni, sia dell’arbitro che del tecnico. Sono volate parole grosse, accuse da una parte e dall’altra. Un parapiglia sedato a fatica che potrebbe costare una squalifica pesante a Conte, mentre l’arbitro, il primo a invelenire il clima, andrà sicuramente fermato".

(Corriere della Sera)

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